Iniziativa. Così si accelera l'adozione dell'intelligenza artificiale
Anche l'automazione può migliorare la produttività delle aziende
I dati Eurostat mostrano come le imprese italiane siano in ritardo nell’adozione di strumenti di intelligenza artificiale. Nel 2023 in Italia solo il 4,4% delle aziende con 10-49 dipendenti ha implementato almeno uno strumento di intelligenza artificiale (il 6,4% in Ue). La percentuale si attesta al 7,3% per le aziende da 50 a 250 dipendenti (13% in Ue) e al 24,1% per quelle con oltre 250 dipendenti (30,4% in Ue). Eppure lo studio AI 4 Italy elaborato da The European House-Ambrosetti rivela come la produttività del Sistema-Italia potrebbe aumentare fino al 18% grazie all’adozione dell’intelligenza artificiale generativa. L’Italia ha bisogno dell’Ia generativa per sbloccare la produttività e contrastare gli effetti avversi di una popolazione che invecchia. Secondo la ricerca, per coglierne i benefici è necessario accelerare la digitalizzazione di più di 113mila pmi del Paese e investire parallelamente nella formazione e nello sviluppo delle competenze. Infatti, all’Italia mancherebbero 3,7 milioni di occupati con competenze digitali di base e 137mila iscritti in più a corsi di laurea Ict per abilitare l’implementazione di soluzioni di Ia generativa nel tessuto economico italiano. E allora com’è possibile rendere l’Ia accessibile a tutte le imprese e formare i giovani talenti che si affacciano al mondo del lavoro, per aumentare la produttività delle aziende italiane e renderle in grado di competere nel panorama globale?
Venerdì 17 e sabato 18 maggio, StrAIght to business sperimenta una nuova modalità di approccio all'Ia, all'interno dell'Università Cà Foscari di Venezia, che punta a dinamizzare il processo di adozione dell'intelligenza artificiale generativa nelle imprese italiane, creando un ecosistema innovativo che valorizzi il confronto fra imprese, esperti e studenti per la produzione di soluzioni originali, e al contempo formi i giovani talenti che si affacciano al mondo del lavoro, dando loro la possibilità di diventare protagonisti del cambiamento in atto. Il format è promosso da Upskill 4.0, spin-off universitario presieduto dall’economista Stefano Micelli, e da Ennova Research, azienda innovativa guidata da Raffaele Andreace, con il sostegno di Google Cloud, uno dei leader mondiali nella fornitura di Ia tradizionale e generativa, e UniCredit.
Dopo aver affrontato un percorso di approfondimento, durante la due giorni, 30 studenti universitari e dieci aziende italiane, assieme a ricercatori, sviluppatori e esperti del settore, si concentrano su cinque casi d'uso concreti di adozione dell’intelligenza artificiale generativa nelle imprese italiane: attraverso modelli inediti di collaborazione progetteranno e svilupperanno applicativi in grado di supportare il lavoro umano ottimizzando i processi e accelerando la competitività di piccole e grandi imprese.
Sono dieci le aziende, grandi e piccole, esempio di quel saper fare tutto italiano, che partecipano alla sperimentazione. Come Permasteelisa Group, azienda di Vittorio Veneto leader mondiale nella progettazione, ingegnerizzazione, produzione, installazione e servizi post-vendita di rivestimenti architettonici, che ha realizzato progetti iconici che hanno contribuito a cambiare il volto di alcune delle città più moderne al mondo. Manni Group, che da oltre 70 anni a Verona guida l’innovazione nella lavorazione e nell’utilizzo dell’acciaio in tutte le sue applicazioni, sviluppando soluzioni e servizi d’avanguardia in termini di ingegneria delle strutture, di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale. Vega Carburanti Spa, azienda di Venezia Mestre fondata nel 1963, storicamente attiva nel settore della distribuzione di carburanti e oggi impegnata nella promozione della mobilità sostenibile, grazie a prodotti alternativi al gasolio come l’Hvo o soluzioni di ricarica elettrica. La fine wine community Crurated, start up innovativa con sede a Londra, ma di portata globale, che ha l'ambizione di reinventare il business del vino pregiato e dei distillati, sfruttando le potenzialità della tecnologia Web3. Caleffi Hydronic Solutions, produttore di Novara di componentistica e soluzioni idrotermosanitarie per impianti di riscaldamento, climatizzazione e idrosanitari. Il Gruppo TAKA-WPR, che da più di 20 anni offre soluzioni complete per il mondo del rivestimento decorativo di profili e pannelli: mentre WPR è leader nella progettazione e nella produzione di macchinari innovativi, TAKA produce adesivi industriali di alta qualità per incollare i materiali decorativi. Cfi, società di Alonte a Vicenza specializzata nella produzione di componenti per il settore della refrigerazione e del condizionamento. Bluewind, società di ingegneria indipendente di Castelfranco Veneto che offre soluzioni innovative di progettazione di prodotti nei settori dell'elettronica, dell'efficienza energetica e dei dispositivi connessi. E anche un’istituzione ogni giorno al fianco dei cittadini: il Comune di Padova.
Un master per umanisti esperti di Ia
Oggi più che mai, il mercato del lavoro necessita di professionisti “ponte” capaci di dialogare con sviluppatori e progettisti e, al contempo, di guardare a nuove tecnologie come l’Ia con un approccio socio-culturale ed etico. Secondo il World Economic Forum tra le competenze da acquisire entro il 2025 ci sono la capacità di essere innovativi, l’apprendimento attivo, la creatività, lo spirito di iniziativa e la leadership. Proprio con l’intento di formare figure professionali “ibride”, le cui competenze emergono dalla combinazione di discipline umanistiche e Stem, e promuovere un approccio etico e innovativo alle nuove tecnologie, la master School del Politecnico di Torino e l’Università degli Studi di Torino lanciano la II edizione del master universitario di II livello HumanAIze, realizzato in collaborazione con l’Associazione Stem By Women. Si tratta di una delle prime esperienze di master “interdisciplinare” in Italia e in Europa che punta a creare professionisti le cui conoscenze in materie umanistiche e delle scienze umane si integrino con competenze tecniche legate alla programmazione, all’analisi dei dati e al machine learning. Al termine della formazione, queste figure saranno in grado di operare in diversi ambiti lavorativi, dall’Industria 4.0 alla logistica, dalla Digital Transformation al marketing strategico e alle vendite fino ai dipartimenti Hr, attraverso l’acquisizione di un “bilinguismo” umanistico e digitale.
Il piano di studi è suddiviso in moduli che coprono diversi aspetti dell'Ia, delle tecnologie digitali e delle scienze umane. Le hard skill, competenze specifiche in ambito Ia e digital (tra cui programmazione, big data, analisi dei dati e machine learning, deep learning) convivono con l’insegnamento della cosiddetta Ia Fairness, che si interroga sui concetti etici e sociali legati alla tecnologia. Il percorso curricolare propone, inoltre, ai partecipanti di affrontare progetti reali e case study per sviluppare soft skill fondamentali, tra cui capacità comunicative e l’abitudine al teamwork. Il master si chiude infine con un project work, che consente agli studenti di mettere in pratica le competenze acquisite in un contesto lavorativo reale offerto da una delle aziende partner dell’Associazione Stem By Women, gruppi multinazionali appartenenti a vari settori tra cui manifatturiero, servizi, robotica, aerospazio, sistemistica, telecomunicazione, trasporti, fashion.
La partecipazione femminile al master sarà quindi supportata dalle aziende sostenitrici che metteranno a disposizione 24 borse di studio/agevolazioni del valore di 1.000 euro ciascuna; a queste si aggiungono ulteriori 15 borse di studio/agevolazioni, sempre dal valore di 1.000 euro ciascuna, che saranno erogate dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
Le domande di ammissione potranno essere presentate entro il 31 maggio: sulla pagina del Politecnico di Torino dedicata al master è possibile approfondire i requisiti di iscrizione, le modalità del bando e le scadenze.
Nasce un'Agenzia per il lavoro specializzata
In un mercato del lavoro in rapida evoluzione, la domanda di professionisti altamente specializzati in settori tecnici e innovativi è in crescita costante. In risposta alle esigenze da parte delle aziende di internalizzare competenze sempre più avanzate e al passo coi tempi nasce Buckler - Niche Recruitment Scientists, la società di head hunting esperta nel recruitment di professionisti altamente qualificati in ambiti quali Biotech, Cyber Security, Intelligenza Artificiale, Automation Engineering, Blockchain. La domanda di competenze avanzate si riflette anche nei dati di mercato. Assobiotec - Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie, nel rapporto Le imprese di biotecnologie in Italia. Aggiornamento congiunturale 2023, afferma che dal 2008 al 2022, le aziende specializzate in biotecnologie in Italia sono aumentate esponenzialmente, raggiungendo un fatturato annuale di 13,6 milioni di euro. Parallelamente, per quanto riguarda il settore della Cyber Security, il significativo aumento degli attacchi informatici a danno di imprese ed enti pubblici ha portato a un aumento degli investimenti in sicurezza informatica (il Rapporto Clusit 2023 sulla sicurezza Ict in Italia, realizzato da Clusit-Associazione italiana per la sicurezza informatica, afferma che tra gennaio 2018 e giugno 2023 si sono verificati oltre 11mila attacchi informatici). In particolare, nel 2023, questi investimenti hanno raggiunto il livello record di 2,15 miliardi di euro.
L’Ia, dal canto suo, ha raggiunto un valore di mercato di 760 milioni di euro nel 2023, segnando un incremento record del 52% rispetto all'anno precedente, per una crescita complessiva del mercato pari a +262% negli ultimi cinque anni (Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano).
Specializzata nella ricerca e selezione di esperti di alto livello, Buckler si distingue nel campo della ricerca e selezione per le sue innovative strategie di recruitment e un approccio basato sui dati. «Il mondo del lavoro è in continua evoluzione, l’innovazione galoppa e permea ogni settore e ogni tipologia di organizzazione, mentre i professionisti con competenze avanzate in ambiti molto specifici sono sempre più difficili da reperire - spiega Anna Colzani, Executive Director di Buckler -. Grazie alla nostra metodologia data-driven e alla nostra approfondita conoscenza di specifiche nicchie di mercato, siamo in grado di individuare candidati che non solo soddisfino le competenze tecniche richieste, ma siano anche perfettamente allineati con la cultura aziendale dei clienti, garantendo così un'integrazione efficace e benefica per entrambe le parti in gioco».