Intervista. «Così la cultura può creare lavoro»
«Valore Cultura è un progetto pluriennale di Generali Italia che ha l’obiettivo di rendere l’arte e la cultura sempre più accessibili, convinti che siano parte integrante dell’identità del nostro Paese e possano contribuire alla crescita culturale ed economica delle comunità nelle quali operiamo». Lucia Sciacca, direttore Communication and Social Responsability di Generali Italia, ne è convinta.
Come nasce e qual è lo scopo di Valore Cultura?
Si tratta di un progetto articolato su più aspetti che vuole essere capillare nel territorio e capace di coinvolgere un pubblico vasto e trasversale, dai ragazzi delle scuole, alle famiglie, ad un pubblico più adulto, con una particolare attenzione anche verso i nostri stakeholder diretti: clienti, agenti e dipendenti. Ci siamo impegnati con i grandi teatri italiani, abbiamo sostenuto grandi mostre di arte contemporanea e sviluppato progetti culturali con artisti di rilievo. Abbiamo sviluppato solide relazioni con operatori culturali specializzati e presenti in tutta Italia, con i quali abbiamo avuto un dialogo costante e un confronto costruttivo sulle iniziative da promuovere, superando l’approccio classico della sponsorizzazione, che punta alla visibilità del brand, e puntando piuttosto a garantire delle esperienze di valore. Sono state partnership importanti che già nel 2016, l’anno del lancio, ci hanno permesso di ottenere buoni riscontri e che saranno sviluppate con l’obiettivo di dare continuità e progettualità all’iniziativa. Cito solo qualche numero: abbiamo registrato 1,2 milioni di spettatori presenti alle mostre, 15mila persone negli spettacoli teatrali, 3.800 visite guidate alle mostre, 700 studenti delle scuole coinvolti nei progetti culturali e 350 over 65 invitati al Teatro la Scala; 17 eventi organizzati per gli agenti e la rete di vendita, 2mila clienti che hanno utilizzato gli sconti, 10mila dipendenti coinvolti con agevolazioni.
La cultura può creare lavoro?
Direi di sì. La cultura può generare occupazione e sviluppo in modo diretto e indiretto dei territori. Questo trend ci viene confermato da alcuni dati che sono emersi recentemente. Secondo Fondazione Symbola e Unioncamere, il Sistema Produttivo Culturale e Creativo nel nostro Paese ha sfiorato i 90 miliardi di euro, e impiega quasi 1,5 milioni di lavoratori e attiva altri settori dell’economia. La ricaduta in termini occupazionali quindi sembra evidente. Federculture ci dice che circa 2,2 milioni di italiani in più sono entrati in un museo o hanno visitato un sito archeologico, come a oltre 400mila fruitori in più per il teatro e 1 milione in più per i concerti. D’altro canto, però, sappiamo che della fruizione dell’offerta culturale restano molto evidenti le differenze territoriali. Per questa ragione continueremo a rendere i momenti di arte e di cultura sempre più accessibili con iniziative dedicate non solo nei grandi centri, dove l’offerta culturale è maggiore, ma sull’intero territorio nazionale.
Quali sono i prossimi progetti?
Nel 2017 con Valore Cultura, promuoviamo 19 iniziative culturali, tra arte, musica e valorizzazione del patrimonio storico. Puntiamo a sostenere progetti che abbiano elementi di innovazione, garantiscano una maggiore accessibilità ed esprimano una valorizzazione del patrimonio artistico del territorio. La prossima settimana con La Fenice di Venezia - come Generali e con Banca Generali - presenteremo Fenix Dna l’opera del Maestro Fabrizio Plessi, uno dei padri fondatori della video arte, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. È la prima volta che la Fenice accoglie un’ opera sperimentale che ripercorre la “rinascita” del Teatro. I residenti di Venezia avranno dedicate due giornate per ammirare gratuitamente l’opera sperimentale: il 28 e 29 luglio. Con il circuito delle mostre d’arte di Arthemisia, società leader nella produzione, organizzazione e realizzazione di grandi mostre d’arte a livello nazionale e internazionale, abbiamo toccato quest’anno tutte le principali città italiane, con esposizioni Escher a Catania, Toulouse Lautrec a Verona, Boldini a Torino. Saremo presenti ancora a Roma con una mostra su Monet e una di fotografia sui 100 anni di Leica, a Torino con una mostra su Mirò, mentre a Milano ci avviciniamo a Chagall con una mostra/spettacolo molto innovativa, che trae il meglio dalle esperienze di esposizioni virtuali, abbinando musica ed esperienza teatrale. Ci siamo, inoltre, concentrati su iniziative che coinvolgono bimbi e giovani con poche possibilità di accesso ad opportunità culturali: per esempio con il Teatro La Fenice realizzeremo dei laboratori per far conoscere gli spazi del Teatro e mettere insieme un’opera che sarà eseguita direttamente da bimbi e ragazzi di difficili contesti sociali, tra i 4 e i 13 anni di età. Con il Teatro San Carlo faremo Laboratori didattici e corsi di formazione e diffusione delle arti e mestieri dello spettacolo, per ragazzi dai 14 ai 19 anni.