Roma. Cooperative di spettacolo e creatività, rinnovato il contratto
È stato siglato a Roma, al Palazzo della Cooperazione, il rinnovo del Contratto collettivo nazionale per i lavoratori dipendenti delle cooperative dello spettacolo che sarà in vigore sino a tutto il 2022. Con il rinnovo Agci Culturalia, Confcooperative Cultura Turismo Sport, Legacoop Culturmedia e Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil introducono una novità significativa, estendendo il campo di applicazione a tutte le professioni della creatività che trovano per la prima volta un loro spazio dedicato in un Ccnl della cooperazione.
Un contratto all’avanguardia perché riunisce tutti i comparti del settore, ponendosi come il contratto di riferimento per le cooperative culturali e creative. Un contratto che tiene conto delle ultime tendenze del mercato del lavoro, come l’aver disciplinato modalità innovative di svolgimento del rapporto di lavoro, quali per esempio lo smart working. In evidenza l’attenzione posta al lavoro di qualità in cooperativa come testimonia il recepimento dell’Accordo Interconfederale del 30 gennaio 2020 in tema di contrasto alle molestie e alla violenza nei luoghi di lavoro.
Sul fronte economico si prevede un aumento distribuito in tre tranche pari, a regime, al 6%, un valore in linea con l’andamento del mercato e che assicura adeguate retribuzioni per i lavoratori. Per i lavori assunti a tempo indeterminato, il trattamento economico complessivo si arricchisce a partire dal 2021 dell’assistenza sanitaria integrativa, un istituto che entrambe le Parti hanno ritenuto essere di particolare utilità e valore aggiunto.
Il consolidamento delle buone relazioni industriali in questo settore passa anche attraverso il rafforzamento dell’Osservatorio Nazionale, al quale viene demandato in particolare un ruolo di monitoraggio su diverse materie.
Soddisfazione è stata espressa dalle centrali cooperative e dalle organizzazioni sindacali per il lavoro collaborativo e sostanziale portato avanti in questi mesi di incontri e approfondimenti, culminati nel rinnovo di un contratto in crescita che dà attenzione a nuovi lavori privi finora di una piena riconoscibilità nell’ambito delle relazioni sindacali.