Economia

I dati. Consumi, le vendite al dettaglio ancora in calo

Paolo M. Alfieri venerdì 6 ottobre 2023

Nell’era delle rinunce, e in attesa che la campagna di comunicazione governativa sui carrellini tricolore ci insegni a risparmiare, arrivano altri dati a segnalare la crisi economico-sociale delle famiglie. Ad agosto, infatti, le vendite al dettaglio sono calate ancora rispetto al mese precedente e non solo in volume (-0,5%) ma anche in valore (-0,4%). In diminuzione, rileva l’Istat, sia le vendite dei beni alimentari (-0,2% in valore e -0,7% in volume) sia quelle dei beni non alimentari (rispettivamente -0,3% e -0,4%). Se insomma fino ad ora gli italiani compravano di meno, spendendo di più, ora è anche il saldo della spesa stessa a calare. Certo rispetto ad un anno fa, le vendite al dettaglio segnalano ancora un aumento del 2,4% in valore e registrano un calo in volume del 4,1%, ma il trend sembra evidente.

Per cercare di risparmiare qualcosa, gli italiani si rifugiano sempre più nella grande distribuzione (dove ad agosto le vendite al dettaglio sono cresciuta in valore del +4,8% grazie soprattutto al settore alimentare, +7,1%), nelle vendite al di fuori dei negozi (+1,3%) e nel commercio elettronico (+1,4%), mentre è in calo per le imprese operanti su piccole superfici (-0,2%). In grande rialzo i discount alimentari, dove le vendite crescono dell'8,6% in valore su base annua, oltre tre volte in più del dato nazionale.

Secondo un’analisi di Coldiretti sull’intero 2023, il caro prezzi sta tagliando del 4,5% le quantità di prodotti alimentari acquistate dagli italiani, che sono però costretti però a spendere comunque il 6,9% in più a causa dei rincari determinati dall'inflazione. Le famiglie, sottolinea la Coldiretti, tagliano gli acquisti e vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Per il Codacons, "i dati sulle vendite al dettaglio dimostrano ancora una volta l'impatto devastante di caro-prezzi e inflazione sulla spesa degli italiani”. “Al netto dell'inflazione e considerata la spesa per consumi delle famiglie – continua il Codacons -, gli acquisti calano in volume per complessivi 31 miliardi di euro annui, pari in media a -1.199 euro su base annua a famiglia".

''I dati confermano il perdurare di una situazione caratterizzata dalla debolezza dei consumi, con un andamento dei volumi di vendita soprattutto nel settore alimentare che rimane in terreno negativo'', sottolinea anche Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, secondo il quale “la conferma di questo trend desta preoccupazione anche per l'impatto che si prefigura sull'ultimo trimestre dell'anno e sulle festività, in considerazione dell'importanza di questo periodo per l'economia delle imprese del Largo Consumo e della Distribuzione Moderna”.

Il primo ottobre ha preso il via il trimestre anti-inflazione, l’iniziativa che vede coinvolti migliaia di esercizi commerciali con centinaia di prodotti a prezzo scontato o bloccato fino al 31 dicembre. Difficile, però, che l’iniziativa possa bastare a far ripartire vendite e consumi.