Economia

I numeri. Connessione e smart mobility: l'auto viaggia in un nuovo mondo

Mariano Da Ronch lunedì 29 maggio 2023

Si mettano il cuore in pace i fanatici delle gloriose vetture del bel tempo che fu, dotate di motore, sterzo, freni e sospensioni e poco più: le auto che guidiamo sono sempre più connesse, dotate di sempre più sofisticati sistemi di assistenza alla guida per una Smart Mobility a tutto vantaggio di sicurezza e sostenibilità. È quanto è emerso nel recente convegno “Connected car & Mobility: da grandi poteri, grandi responsabilità”, organizzato dal Politecnico di Milano e dove sono stati presentati i risultati della ricerca dell’Osservatorio Connected Car & Mobility della School of Management del Politecnico di Milano.

I numeri parlano chiaro: il settore delle auto connesse e della mobilità smart continua a crescere. Nel 2022 il mercato della Connected Car & Mobility ha raggiunto, in Italia, un valore di 2,5 miliardi di euro, +16% rispetto al 2021. Un risultato di tutto rispetto, soprattutto se si considerano le problematiche legate alla carenza di semiconduttori e di materie prime, a cui si è poi aggiunta l’instabilità economica e politica per la guerra in Ucraina. Un risultato raggiunto principalmente grazie alle soluzioni per l’auto connessa, che valgono 1,4 miliardi di euro (+10% in un anno), a cui si aggiungono i sistemi di Advanced Driver Assistance Systems (ADAS) integrati nei nuovi modelli, come la frenata automatica d’emergenza o il mantenimento del veicolo in corsia, che valgono 740 milioni di euro (+16%), e le soluzioni Smart Mobility nelle città, in primis per la gestione dei parcheggi e la sharing mobility (340 milioni di euro, +48%). Cresce anche la diffusione delle auto connesse: a fine 2022 nel nostro paese se ne contavano 19,7 milioni, un’auto su due del parco circolante (50%), 1 ogni 3 abitanti, +40% rispetto al 2021. Iniziano poi ad affacciarsi le prime sperimentazioni di smart road: sono 190 i progetti identificati - a livello mondiale - a partire dal 2015. Di questi, ben 63 sono stati attivati nel 2022 (+43% sul 2021). Nel nostro paese sono 15 le iniziative avviate, tutte nel biennio 2021-2022, dalla A35 BreBeMi alla A4 Torino-Milano fino alla A2 Salerno-Reggio Calabria.

“Sono in atto profondi cambiamenti nel settore dell’auto e della mobilità” afferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Connected Car & Mobility. “Nuove sfide attendono la filiera industriale italiana e le istituzioni, con impatti diretti e indiretti anche sul livello di accettazione del consumatore finale. Al tempo stesso, la Smart Mobility è sempre più al centro dell’attenzione nel nostro Paese, grazie al proliferare dei progetti e alle opportunità previste dal PNRR. Tra le tecnologie disponibili, la connettività è certamente una delle più promettenti”.
“Ad oggi sono ancora numerosi gli ostacoli e le sfide da superare per liberare appieno il potenziale dei dati raccolti da veicoli e infrastrutture “, afferma Giovanni Miragliotta, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Connected Car & Mobility . “Quasi sempre i dati differiscono fortemente nel formato, nella tipologia e nel livello di dettaglio passando da una casa automobilistica all’altra. Serve quindi rendere interoperabili i dati raccolti da attori diversi, tramite l’adozione di un linguaggio comune e un formato il più possibile standard e condiviso. Infine, occorre gestire al meglio gli aspetti legati alla privacy e alla cybersecurity dei dati degli utenti finali”.