Transizione. Comunità energetiche pronte al via. Una è attorno a un parco acquatico
Comunità energetiche rinnovabili, si parte. Dopo un lungo percorso di definizione della normativa finalmente le Cer possono diventare realtà. Tante le società ai nastri di partenza (da Enel ad A2a passando per Eon ed Edison), pronte ad offrire pacchetti chiavi in mano, così come tanti sono i soggetti interessati ad approcciare questa nuovo canale energetico: condomini, imprese, pubblica amministrazione, enti ecclesiastici. Ma anche soggetti meno “scontati” come i parchi divertimento italiani. Secondo quanto risulta ad Avvenire, E.On Energia sarebbe sul punto di firmare un contratto di approvvigionamento per dare vita a una Cer intorno all’attività di Caribe Bay, parco acquatico- tematico inaugurato in provincia di Jesolo. «Un modello – spiega il presidente dell’Associazione Parchi italiani, ceo e Founder Caribe Bay, Luciano Pareschi – che poi potrà essere esteso anche agli altri parchi italiani in cerca di efficienza energetica e pronti, sull’esperienza di Caribe Bay, a entrare in partita per ridurre i costi in bolletta e cavalcare lo scambio virtuoso di energia».
I dettagli dell’accordo sono ancora riservati, ma la firma dovrebbe arrivare a breve. Ma “l’onda sarà lunga” visto che il comparto dei Parchi Permanenti Italiani è composto da circa 230 aziende tra parchi tematici, faunistici, avventura e acquatici. In generale, il decreto che disciplina le Cer è in vigore dal 24 gennaio dopo essere stato registrato dalla Corte dei Conti e, in precedenza, approvato dalla Commissione europea. Come previsto dal provvedimento stesso, in trenta giorni saranno approvate le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi.
Il Gse, soggetto gestore della misura, metterà in esercizio i portali attraverso i quali sarà possibile presentare le richieste, entro 45 giorni dall'approvazione delle regole. Il testo individua due strade per promuovere lo sviluppo nel Paese delle Cer: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal Pnrr e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti che supporterà lo sviluppo di due gigawatt complessivi, e una tariffa incentivante sull'energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale. I due benefici sono tra loro cumulabili.
Attraverso il provvedimento sarà favorito lo sviluppo di 5 gigawatt complessivi di impianti di produzione di energia rinnovabile. «Siamo immersi in una fase di grande trasformazione nel settore dell'energia, attraverso le Comunità energetiche rinnovabili stiamo realizzando un nuovo modello di sviluppo basato su sostenibilità, energie pulite, condivisione e sostegno reciproco tra aziende e cittadini» ha sottolineato il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto annunciando investimenti per 5,7 miliardi dei quali circa 2 a fondo perduto per le Cer che nasceranno nei comuni sotto i 5mila abitanti.
E dopo la visita ad Acea Pinerolese: l’azienda ha aperto la strada, in Italia, al primo esempio operativo di Autoconsumo Collettivo condominiale nel maggio 2021 e che ha fondato, nel giugno 2023, per la prima volta a livello nazionale, una comunità energetica rinnovabile, la Cer Valpellice, a impatto sociale e interreligiosa, coinvolgendo Chiesa Cattolica e Chiesa Valdese, mondo dello sport e cittadini.
In raccordo con il Mase, il Gse lancerà una campagna informativa per rendere consapevoli i consumatori dei benefici legati al nuovo meccanismo: il primo “step” è già online e consiste in alcune “Faq” per iniziare ad orientare cittadini, piccole e medie imprese, enti, cooperative e tutti gli altri destinatari del provvedimento. Sarà presto online sul sito del Gse anche un simulatore per la valutazione energetica ed economica delle iniziative, mentre è già disponibile la mappa interattiva delle cabine primarie su territorio nazionale.