Economia

Ipsos-Google. Competenze digitali e ricollocamento

lunedì 17 ottobre 2016
Se è vero che oggi le competenze digitali sono un tema sempre più attuale, è altrettanto vero che si tende a parlarne solo con riferimento ai più giovani. L’Unione europea, del resto, stima che entro il 2020 saranno 900mila i posti di lavoro vacanti proprio per la carenza di competenze digitali; già oggi circa il 40% della forza lavoro in Europa non possiede adeguate competenze digitali e il 14% ne è totalmente sprovvisto.Un’opportunità che rischia di non essere colta da chi oggi cerca lavoro, non solo dai più giovani, ma anche da quelle fasce di popolazione colpite dalla crisi economica che provano a reinserirsi professionalmente attraverso una nuova occupazione.Quanto i 50/60enni di oggi in cerca di lavoro sono consapevoli dell’importanza di possedere competenze digitali? Qual è il loro rapporto con Internet? Quali le barriere e i benefici percepiti? Questi alcuni dei quesiti posti dalla ricerca commissionata da Google a Ipsos, che ha indagato il rapporto col web degli italiani in questa fascia d’età. Impiegati, operai, artigiani, ma anche dirigenti, lavoratori autonomi e imprenditori, da Nord a Sud, hanno raccontato come si approcciano al mondo di Internet e quanto considerano le competenze digitali rilevanti per reinserirsi nel mondo del lavoro.Secondo quanto emerge dallo studio di Ipsos, la fascia di popolazione degli over 50 ha con Internet e con gli strumenti digitali un rapporto ambivalente. Indubbio l’utilizzo del mezzo: il campione dichiara infatti di accedere al web quotidianamente nella maggior parte dei casi (78%),per lo più da smartphone (77%), e di essere in grado svolgere con dimestichezza attività elementari come spedire o ricevere email o utilizzare un motore di ricerca.Gli intervistati riconoscono in maniera quasi unanime (94%) la rilevanza delle competenze digitali, tanto per la sfera personale quanto per il mondo del lavoro. Per quasi il 60% degli intervistati, possedere requisiti in ambito digitale favorisce la ricerca di una nuova occupazione, sia che si voglia restare all’interno del proprio ambito lavorativo, sia come opportunità per aprire nuovi sbocchi professionali.Nonostante la dichiarata consapevolezza dell’importanza delle competenze digitali, emerge tuttavia una profonda lacuna dal punto di vista formativo: solo il 14% degli intervistati ha infatti svolto negli ultimi due o tre anni corsi o approfondimenti per ampliare e migliorare le proprie competenze digitali.Diverse le ragioni fornite dal campione per giustificare questo gap: il 48% dichiara di aver dato priorità ad altro; il 45% di non aver avuto ancora l’occasione di approfondire attraverso un momento dedicato alla formazione, mentre il 22% cita la mancanza di tempo come un limite. Tutte motivazioni che sembrano comunque escludere un disinteresse.D’altra parte, gli ostacoli a una piena fruizione del digitale riscontrati tra i 50-60enni italiani non rappresentano barriere insormontabili: una completa padronanza della lingua inglese (22%), la mancanza di una figura che sia una guida a cui fare riferimento (20%), la difficoltà di dare concretezza a quanto si apprende (13%) sono i timori manifestati più frequentemente da chi si approccia al web.Per contribuire a indirizzare queste istanze, Google è impegnata da diversi anni in progetti gratuiti volti a favorire la diffusione della cultura digitale tra le imprese, i giovani e i meno giovani in cerca di occupazione. Un’esigenza sottolineata anche dalla Commissione europea secondo cui, entro il 2020, l’85% di tutti i lavori necessiterà di competenze digitali.La piattaforma Eccellenze in digitale, offre a tutti gli utenti un percorso per accrescere o ampliare le competenze digitali di base, gratuitamente, attraverso semplici moduli arricchiti da testimonianze e storie di successo. Un corso di formazione on line di dieci ore, strutturato in 23 argomenti e oltre 80 lezioni, permette di ampliare e approfondire le competenze digitali, al servizio del mondo del lavoro.