Economia

Commercio elettronico. Tre milioni di posti in tutto il mondo entro cinque anni

Maurizio Carucci martedì 26 aprile 2022
Il commercio elettronico crescerà sempre di più

Il commercio elettronico crescerà sempre di più

Il commercio elettronico è destinato a rivoluzionare ancora di più i consumi e i mercati mondiali. Nel 2030 varrà 17,53 trilioni di dollari, con una crescita esponenziale del 15,1% in dieci anni. Una nuova frontiera di sviluppo che consentirà di aprire notevolmente gli scambi commerciali. «Si stima - spiega Emanuele Maragno, esperto internazionale del settore, cofondatore, insieme a Daniel Bidmon, di Ecom House, agenzia di marketing specializzata nell'e-commerce - che entro cinque anni saranno almeno tre milioni i nuovi posti di lavoro. Ed è un obiettivo che si raggiungerà a dispetto di guerre e pandemie». Cifre dettate dall’evoluzione del mercato a livello globale. Secondo gli esperti di 99Firms, il 95% degli acquisti, entro il 2040, proverrà proprio dalla vendita al dettaglio on line. «Ma - continua Maragno - già nel 2030 il livello di vendite sarà altissimo, pari almeno a un terzo di quelle totali. Questo rende chiaro che le assunzioni esploderanno a breve, mentre altri settori, sotto questo punto di vista e non solo, sono in contrazione. GlobalData dice che la crescita sarà del 180% su base annua. Se questo è vero, come è vero, al momento la domanda di lavoro è già decisamente più alta dell’offerta».

Il che vuol dire che bisogna adeguarsi a questa vera e propria rivoluzione. «Le Università in generale, e quelle italiane in particolare - dice Maragno - sono poco preparate davanti a questo tsunami del mercato lavorativo. Una scarsa preparazione che riguarda anche le aziende e il sistema Italia. Se le nostre imprese non si adegueranno, potrebbero incorrere a breve in un rischio d’estinzione e ovviamente l’economia ne risentirebbe non poco. L'italia, per dirla con chiarezza, è in ritardo di quattro anni su America e Paesi anglosassoni sul marketing digitale e di due su altri Paesi europei, come Germania, Francia e Paesi nordici».

Questo però paradossalmente costituisce una enorme opportunità per chi si avventura adesso nel mercato o ci è già entrato, sia da imprenditore che da dipendente. «Sapete - precisa Maragno - quali sono i lavori che nei prossimi anni saranno maggiormente richiesti? Eccoli: sviluppatori web e mobile, grafici e video maker, esperti di intelligenza artificiale, contabili, analytic, magazzinieri, pubblicitari, copywriter, addetti all’assistenza clienti, e molti altri che ancora non esistono. Una straordinaria varietà. Sarà insomma difficile che una persona non trovi qualcosa che faccia per lei. Ce n'è per tutti i gusti, basta aver voglia». Ampie opportunità rese ancora più importanti dalla possibilità, sempre più crescente nei prossimi anni, di assunzioni da parte di aziende europee ed extra-europee che entreranno nel mercato italiano e di aziende italiane che si apriranno al mercato estero. «E c’è un altro aspetto in più: il salario - conclude Maragno -. La paga, in questo settore, è spesso migliore rispetto ai lavori tradizionali. Ma bisogna saperci fare e questo vuol dire che la formazione in questi anni assumerà un aspetto decisivo. Questo è un treno su cui salire a occhi chiusi».