Coldiretti. I giovani tra sogni infranti e innovazione
L'effetto anticiclico dell'agricoltura ha reso meno dura la crisi. In molti casi i giovani si sono realizzati tornando a lavorare nei campi e innovando un settore in crescita. L'analisi Coldiretti/Ixè su I giovani italiani, la vita e il lavoro è impietosa: un 30enne su tre vive con la paghetta; sette su dieci abitano ancora con i genitori e i nonni; uno su due "sogna" di fare lo spazzino dopo aver cambiato in media cinque lavori; uno su tre vuole emigrare dopo che gli sono state sbattute 14 porte l'anno in faccia e il 72% è convinto che per trovare il posto serva la raccomandazione. «La famiglia è diventata una rete di protezione sociale determinante che opera come fornitore di servizi e tutele per i membri che ne hanno bisogno», ha spiegato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che «la struttura della famiglia italiana in generale, e di quella agricola in particolare, considerata in passato superata, si è invece dimostrata, nei fatti, fondamentale per non far sprofondare nelle difficoltà moltissimi cittadini».
Non è un caso se - continua la Coldiretti - alla domanda su quale aspetto della vita incida maggiormente sul proprio futuro da uno a dieci è proprio la famiglia a ottenere il punteggio maggiore (7,9) davanti a relazioni in generale e cultura (entrambe con 7,5). E questo nonostante il fatto che solo meno della metà dei giovani dichiara di stare in una famiglia dove le condizioni economiche consentono di vivere agiatamente o serenamente, mentre nelle case di un restante 47% si riescono a pagare appena le spese e in un 5% non bastano nemmeno per l'indispensabile. Un giovane su quattro è a rischio povertà nell'Europa mediterranea secondo lo studio presentato dal Fondo Monetario Internazionale (Fmi) a Davos dal quale emerge che ai giovani tra i 16 e i 34 anni fa capo appena il 5% della ricchezza netta dell'Unione Europea.
«Dalle indagini emergono dati ancora preoccupanti sulla disoccupazione giovanile». Tuttavia, «questi ultimi dimostrano una spiccata capacità di innovazione e sacrificio. L'agricoltura torna un settore strategico per creare nuova crescita economica. In Italia, con un +9% rispetto all'anno passato, abbiamo superato le 53mila imprese giovani guidate dagli under 35», dice con soddisfazione Moncalvo, nel corso dell'evento al centro congressi Rospigliosi a Roma, in cui oltre a presentare l'indagine sono stati allestiti gli stand con le buone pratiche attivate dai giovani agricoltori.
All'effettivo ritorno all'agricoltura da parte delle nuove generazioni, fa da contraltare una disoccupazione giovanile ancora allarmante: «È insopportabile - ha aggiunto il presidente della Coldiretti - che un Paese vecchio come l'Italia che vuole tornare a crescere non metta a disposizione tutte le energie e tutte le risorse per i giovani per supportare la loro capacità di innovare e il loro spirito di sacrificio. In questo l'agricoltura ha qualcosa da insegnare».
E in effetti lo spirito di iniziativa non manca. Da chi ha inventato la prima vernice di pomodoro in alternativa a quelle sintetiche a chi ha lanciato il primo sale spray aromatizzato, che insaporisce ma con un bassissimo contenuto di sodio, da chi ha ripescato dal passato l'arte di costruire tetti di paglia antisismici a chi ha creato il cuscino di grano che lenisce i piccoli malesseri. E, ancora, gli esclusivi occhiali contadini realizzati con la lana dei propri allevamenti o il jeans invecchiato sotto la paglia ma anche il primo co-living contadino in cui diversi gruppi sociali provenienti da più parti del mondo condividono interessi e sogni attraverso la magia dell'agricoltura. Sono queste solo alcune delle innovazioni "verdi" presentate al Salone della creatività made in Italy in occasione della consegna a Roma dei premi per l'innovazione Oscar Green ai finalisti, scelti dopo una lunga selezione territoriale tra migliaia di start up.