Economia

Coldiretti. «L'agricoltura spinge l'occupazione»

giovedì 10 dicembre 2015

L’aumento record del Pil in agricoltura, che nel terzo trimestre 2015 fa registrare un +3,7% nel confronto con lo scorso anno, spinge l’occupazione nelle campagne, dando nuove opportunità di lavoro anche ai giovani. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al valore aggiunto, dai quali emerge una crescita del settore primario che è quattro volte superiore a quella dell’industria (+0,9%) e cinque volte ai servizi (+0,5%). Un boom che traina - rileva Coldiretti – anche le assunzioni nelle campagne italiane, tanto che nel 2015 i giovani lavoratori agricoli indipendenti fanno registrare un aumento record del 35% rispetto all’anno precedente, tanto che gli under 34 anni che operano come imprenditori agricoli, coadiuvanti familiari e soci di cooperative agricole hanno superato le 70mila unità. Una nuova generazione di contadini, allevatori, pescatori e pastori che – sottolinea Coldiretti - fanno molto più che produrre cibo made in Italy perché proteggono i semi, le piante, l’acqua e i suoli e ogni giorno portano avanti in Italia non solo la crescita economica, ma anche la difesa della cultura, della storia, della bellezza, della salute e in generale l’alta della qualità della vita.

"Le campagne possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare una occupazione anche temporanea", ha spiegato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "ora la sfida è portare il valore della trasparenza nelle filiere fino alla grande distribuzione per garantire a tutti gli agricoltori la giusta redditività". In alcuni settori i prezzi pagati agli agricoltori faticano, infatti, conclude la Coldiretti – a coprire i costi di produzione, mettendo a rischio la sopravvivenza delle aziende e, con esse, le opportunità di ripresa per il Paese.