Sono 992 i contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl) depositati nell'Archivio nazionale dei contratti pubblici e privati del Cnel-Consiglio nazionale per l'economia e il lavoro, aggiornato al 31 dicembre 2021. Di questi, 622 risultano scaduti (62,7%). A giugno 2021 erano 985. È quanto emerge dal XIV Report periodico dei contratti collettivi vigenti del Cnel che raccoglie l'elenco degli accordi vigenti, comprensivi delle date di stipula,decorrenza e scadenza, nonché delle parti contraenti. Nel secondo semestre del 2021 l'Archivio ha registrato l'ingresso di 51 nuovi contratti; al contempo sono stati eliminati dal computo i contratti vigenti dei Ccnl scaduti, anche da molto tempo, che le parti non intendono rinnovare. Nel report sono presenti 202 contratti scaduti da oltre cinque anni. In base alla documentazione depositata in Archivio, inoltre, risultano 138 contratti con scadenza nel corso del 2021 e non ancora rinnovati al 31 dicembre 2021, mentre nel 2022 andranno a scadere ulteriori 122 Ccnl. A ogni Ccnl vigente presente nell’elenco è associato un codice che il Cnel assegna al fine di organizzare e catalogare tutta la documentazione raccolta in Archivio. Tali codici costituiscono i cosiddetti codici alfanumerici unici che, a partire dalle competenze di dicembre 2021, vengono utilizzati per l’indicazione del Ccnl nei modelli Uniemens per le denunce retributive e contributive mensili all’Inps. Nonostante il continuo monitoraggio dei rinnovi contrattuali, non si hanno notizie per molti dei contratti scaduti, anche da tempo; altri invece risultano effettivamente scaduti e non ancora rinnovati, nonostante il superamento del periodo di vigenza.