Addetti alla sicurezza davanti al palazzo che ospita il Congresso nazionale del popolo cinese
Il governo cinese prevede una crescita del Prodotto interno lordo del 6% per quest’anno. Lo ha scritto il premier Li Keqiang nel rapporto consegnato per l’apertura del Congresso nazionale del popolo. L’indicazione del governo è significativamente peggiore delle aspettative della maggior parte degli analisti: la
media degli economisti consultati dall’agenzia giapponese Nikkei indicava un +8,2% per il Pil cinese nel 2021.«Un obiettivo del 6% ci permetterà di impiegare tutta la nostra energia nella promozione di riforme, innovazione e sviluppo di alta qualità» ha detto Keqiang, secondo quanto riportato dal
Global Times, giornale in inglese controllato dallo Stato cinese.La Cina, da cui è partita la pandemia del coronavirus, è stata l’unica grande economia a crescere anche nel 2020, con un +2,3% del Pil. L’anno scorso il governo aveva preferito non fare previsioni sulla crescita per l’anno successivo.
Il Pil cinese secondo le stime del Fondo monetario internazionale ha chiuso l’anno passato a 14.861 miliardi di dollari ed è il secondo più grande al mondo, dopo quello degli Stati Uniti. A livello di Pil per abitante, invece, la Cina resta molto indietro: con 17.206 dollari a testa nel 2020 è 73esima al mondo, dietro alla Guyana e davanti al Turkmenistan. Il Pil pro capite dell’Italia, 31esima, e di 40.033 dollari.