Crisi cinese. La Cina taglia i tassi, le borse risalgono
Forte recupero dei listini all'indomani del "Black Monday"cinese, e apertura positiva di Wall Street. I principali indicieuropei hanno accelerato sul finale le buone performance dellagiornata: Milano ha chiuso con un rialzo del 5,86%, praticamentequasi annullando le perdite messe a segno ieri. Parigi è salitadel 4,61%, Francoforte del 5,32%. Maxi rimbalzo per Atene, con un+9,4%, che era piombata ieri ai minimi degli ultimi tre anni.
Come sempre, per i mercati non contano solo le misure
concrete ma anche gli annunci e le prospettive. Da questo punto
di vista, nel comunicato rilasciato dalla banca centrale
cinese, va sottolineato il passaggio dove viene riconosciuto
come la "volatilità dei mercati finanziari" richieda "una
maggiore flessibilità degli strumenti di politica monetaria" e
come, pertanto, le condizioni siano mature per una "riforma dei
tassi".
In sostanza, Pechino starebbe finalmente rispondendo in
maniera positiva all'appello per rendere il cambio dello yuan
maggiormente regolato dal mercato, appello che arriva da anni
da Washington, tanto dalla Casa Bianca quanto dal Fmi. Per il
resto la banca centrale ammette la presenza di "rischi al
ribasso per l'economia" e promette di "mantenere l'offerta di
moneta e la crescita del credito su livelli adatti a promuovere
una crescita economica stabile e sana". Sul fronte interno va
infine segnalato il lancio di un'operazione di polizia contro
il "sistema bancario clandestino" che, secondo il 'South China
Morning Post', ha già portato a 160 arresti.