Economia

NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI. Cgia, in Italia più tasse e meno welfare

giovedì 12 agosto 2010
Su ciascun italiano grava un peso tributario annuo, fatto di sole tasse, imposte e tributi, pari 7.359 euro, mentre in Germania la quota pro capite tocca i 6.919 euro. Tra i principali Paesi dell'area euro, solo la Francia sta peggio di noi. Ma si tratta di una situazione relativa, perchè  i transalpini versano una media di 7.438 euro di tasse allo Stato ma vengono "ricompensati" con una spesa sociale pro capite pari a 10.776 euro. È quanto sostiene il Centro studi della Cgia di Mestre, sulla base delle tasse pagate nel 2009.  Sempre in termini di spesa sociale i tedeschi ricevono, invece, 9.171 euro pro capite l'anno, mentre agli italiani tra spese per la sanità, l'istruzione e la protezione sociale vanno appena 8.023 euro: vale a dire 2.753 euro in meno della Francia e 1.148 euro in meno della Germania. Se si analizza invece il saldo, vale a dire la differenza pro capite tra quanto ricevuto in termini di spesa e quanto versato in termini di tasse, quello francese è positivo e pari a 3.339 euro. Anche il differenziale tedesco registra una valore positivo, pari a 2.251 euro. In Italia, invece, si segna  un saldo di 664 euro pro capite.«La situazione è fortemente sconfortante - commenta  il segretario della Cgia di Mestre Giuseppe Bortolussi - perchè dimostra ancora una volta come, pur in presenza di un peso tributario tanto elevato, in Italia non vengano destinate risorse adeguate per la casa, per aiutare le famiglie indigenti, i giovani, i disabili e chi vive ai margini della società. È evidente a tutti - prosegue - che le tasse così elevate nelnostro Paese sono la conseguenza di una spesa pubblica eccessiva».A chi poi sostiene che probabilmente le tasse sono alte per colpa degli evasori fiscali, la risposta di Bortolussi è secca: «È innegabile che il problema dell'evasione fiscale  pesi sull'Italia. Ma allora sarebbe anche opportuno studiare una strategia efficace - propone - affinchè venga fatta emergerel'economica sommersa e si faccia pagare chi è completamente sconosciuto al fisco». Dagli Artigiani di Mestre arriva infine la sollecitazione «ad abbassare le imposte, combattere l'evasione fiscale e tagliare le intollerabili inefficienze presenti nella Pubblica amministrazione  così come stanno facendo in tutti gli altri Paesi europei».