Economia

L'intervista. «Dentro e fuori l'azienda l'equilibrio conviene a tutti»

Gianni Santamaria giovedì 20 agosto 2015
Un equilibrio tra "dentro" e "fuori" i luoghi di lavoro non solo aiuta le persone a vivere meglio, ma «salvaguarda la produttività». Il discorso del Papa viene declinato in termini pratici, economici e sociali, da Pier Luigi Celli, ex direttore generale della Rai, un passato in Olivetti (non a caso la parola "comunità" ricorre di continuo nel suo discorso), poi dg della Luiss, oggi senior advisor del dg della Poste, Francesco Caio.Abbiamo visto il caso dell’Electrolux, dove si è lavorato a Ferragosto. E il vescovo di Melfi ha invitato la Fiat, che va bene, a non lavorare la domenica. Fino a che punto la produttività giustifica il togliere alle persone spazi di festa e riposo?Le emergenze si affrontano come emergenze non come normalità. E poi la produttività è salvaguardata dall’equilibrio tra il "dentro" e il "fuori" della fabbrica. Il rispetto di quello che sta fuori aiuta a produrre meglio dentro.Sul lavoro domenicale come la pensa?Quello che serve lo si fa, quello che non serve no. Ma chi è che decide? Va cercato l’equilibrio tra la necessità del lavoratore di avere un sano riposo con le esigenze della produzione, quando sono vere esigenze. Non quando si cerca di conquistare fette microscopiche di mercato.C’è poi la questione degli spazi relazionali che possono essere vissuti meglio se si riposa tutti lo stesso giorno. Il Papa parla di famiglia «ostaggio».Questi spazi vanno preservati. Altrimenti il tempo si restringe e viviamo solo nel presente, dimenticando il passato e perdendo il futuro. Ci si rinchiude nella paranoia delle aziende: allargare il mercato. E vince la logica dell’accumulazione. Ricordo una bellissima novella di Tolstoj, che si intitola Di quanta terra ha bisogno un uomo. Racconta di un contadino che accumula terre e muore per questa sua foga di accumulare. Commenta Tolstoj, la terra di cui ha bisogno un uomo è il metro per due della sepoltura. L’accumulo, oltre a sottrarre agli altri, rovina anche ciò che prendi, perché non ne capisci il valore.Denuncia il Papa, l’habitat risente negativamente dello sfruttamento del lavoro.Se si assolutizza il sistema degli interessi personali, tutte le altre variabili - che poi sono valori - vengono trascurate. Se spingiamo sul pedale, dicendo che ognuno si può salvare in proprio o che si salva meglio, se cura i suoi interessi indipendentemente da tutto il resto, è chiaro che il degrado è inevitabile.Perché avviene questo?Perché abbiamo sganciato le cose che facciamo dal senso per cui le facciamo. Anche nel mondo dell’impresa si perseguono sempre più obiettivi di corto respiro. Compromettendo la continuità e la sostenibilità del lavoro.Per la sua esperienza cosa va fatto?Chi lavora va messo nelle condizioni di essere sereno, pacificato. Lavora meglio e produce di più. Quando devo esaminare un candidato, mi interesso assai poco del curriculum e molto di più della biografia. Nei colloqui, se vedo più tensione del normale, a volte chiedo: per caso ieri ha litigato con sua moglie? Perché so che se porto in azienda anche il migliore specialista del settore, ma poi questo vive malissimo il rapporto con la famiglia e la comunità sociale, ciò gli impedirà di produrre senso e risultati. In ogni caso disturberà il gruppo in cui lo inserisco. Il dentro e il fuori del lavoro si tengono. E i risultati positivi dipendono dalla capacità di condividere obiettivi ed emozioni.Spesso, però, la comunità di lavoro non paga allo stesso modo le conseguenze delle crisi. Spesso le si scarica sui lavoratori. Da manager che ne pensa?È una visione molto miope. Se fai pagare ai lavoratori, ti tagli delle opportunità. Pensi ai tempi brevi, mentre il business ha bisogno di tempi lunghi. Se si crea una comunità di lavoro soddisfatta, dove si lavora bene, anche il padrone e il manager sono portati a considerare che ci sono altri valori in gioco e non solo quelli quantitativi immediati. Valori come la personalità del singolo, le sue preoccupazioni, i sentimenti, la dedizione concorrono a una salute del business, non solo delle persone.