Finanza. Cdp accelera su Autostrade e Open Fiber
La Cassa Depositi e Prestiti ha accelerato per chiudere due delle partite più importanti in cui è coinvolta: Autostrade e Open Fiber.
Il consiglio di amministrazione del gruppo controllato dal ministero dell’Economia e dalle Fondazioni bancarie ha autorizzato la controllata Cdp Equity a presentare ad Enel un’offerta per una quota del 10% di Open Fiber, la società che investe sulla rete nazionale in fibra ottica. Attualmente Open Fiber è controllata dalla stessa Cdp Equity ed Enel, ognuna con una quota del 50%: comprando un ulteriore 10%, Cdp avrebbe una quota di maggioranza e potrebbe «rafforzare il proprio sostegno a un’infrastruttura strategica di grande importanza per la digitalizzazione e la competitività del Paese» come spiega la stessa azienda in una nota.
Enel sta lavorando per completare entro fine giugno la cessione del 40% di Open Fiber al fondo Macquarie per 2,1 miliardi di euro. Se entrambe le operazioni andranno in porto, Cdp sarà l’azionista di maggioranza di Open, con Macquarie come socio di minoranza.
La stessa Macquarie, gruppo basato a Sidney che ha in gestione oltre 500 miliardi di dollari australiani, è tra gli alleati di Cdp per prendere la quota di maggioranza di Autostrade per l’Italia. Il consorzio di Cdp, Macquarie e Blackstone sempre ieri ha comunicato di avere inviato ad Atlantia alcuni «affinamenti» del contratto per prendere il controllo dell’88% di Autostrade. L’offerta valuta l’intera Autostrade 9,1 miliardi di euro.
A inizio aprile anche il gruppo spagnolo Acs, guidato da Florentino Perez, presidente del Real Madrid, si è fatto avanti per Autostrade, con un’offerta da 10 miliardi di euro svelata dal Financial Times.
Il consiglio di amministrazione di Atlantia si riunirà oggi pomeriggio per valutare l’offerta di Cdp, Macquarie e Blackstone, mentre nei giorni scorsi ha sollecitato Acs a presentare un'offerta formale.