Economia

Dati Inps. Cassa integrazione, in 134.358 attendono il pagamento

Redazione Romana sabato 20 giugno 2020

Sono migliaia i lavoratori in attesa della cassa integrazione

Sulla base delle domande di integrazioni salariali Covid-19 regolarmente presentate, il numero di lavoratori che non hanno ricevuto almeno un pagamento al 17 giugno sono 134.358. Lo comunica l'Inps sottolineando che per la maggior parte (108.590) si tratta di domande ricevute a giugno. Sono invece 25.768 i lavoratori che non hanno mai preso almeno un pagamento, sulle domande presentate entro il 31 maggio. Inoltre sulla base di domande regolarmente presentate dopo il 31 di maggio, sono in attesa di essere pagati 356.939 lavoratori, che tuttavia hanno già ricevuto almeno un pagamento per i mesi precedenti. I pagamenti effettuati sono 5,327 milioni. Complessivamente i beneficiari delle diverse prestazioni Covid alla data dell'17 giugno erano 11 milioni per una spesa complessiva di 15 miliardi. È quanto risulta dai dati di sintesi dell'Inps sui diversi tipi di bonus, congedi parentali, cassa integrazione, reddito di emergenza e reddito di ultima istanza.

Inoltre è possibile presentare domanda per la cassa integrazione in deroga con pagamento diretto dell’Inps con anticipo del 40% delle spettanze. Lo comunica lo stesso Istituto di previdenza che ricorda che cambiano le regole con la presentazione direttamente all’Inps invece che alle Regioni. «Oggi - si legge nel messaggio pubblicato on line - saranno rilasciate le funzionalità relative alla nuova domanda Inps di richiesta della cassa integrazione in deroga». L’Istituto ha reso noto di aver autorizzato lo scorso maggio 849,2 milioni di ore di cassa integrazione con causale Covid 19, in linea con quelle autorizzate per aprile (832,4 milioni). Le ore di maggio con causale si riferiscono interamente al decreto Cura Italia. In due mesi si sono superati 1,68 miliardi di ore, record assoluto per la cassa integrazione.

Il decreto Rilancio ha esteso il periodo di cig e assegno ordinario per l’emergenza Covid a 18 settimane complessive (nel decreto Cura Italia erano la metà). Il decreto del 16 giugno ha previsto la possibilità di chiedere le ultime quattro settimane di fermo per le aziende che avevano già utilizzato le prime 14 (9 + 5) anche per periodi antecedenti al primo settembre. «La durata massima dei trattamenti cumulativamente riconosciuti - ribadisce l’Inps - non può, in ogni caso, superare le 18 settimane complessive. Coloro che non abbiano fruito per intero delle pregresse nove settimane possono chiedere di completarne la fruizione o, nel caso in cui l’autorizzazione originaria abbia riguardato un numero di settimane inferiore a nove, la concessione di quelle residue. Con la stessa domanda potrà essere contestualmente richiesta la concessione delle ulteriori settimane, fino a un massimo di quattordici complessive (9 + 5)». Le richieste di cassa integrazione ordinaria e assegno ordinario per un massimo di 14 settimane complessive nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020 - sottolinea l’Istituto - possono già essere inviate dai datori di lavoro.

Le domande di cassa integrazione devono essere inviate, «a pena di decadenza, entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa». Per consentire un graduale adeguamento al nuovo regime, il decreto 52/2020 stabilisce che, «in sede di prima applicazione della norma, i termini sono spostati al 17 luglio 2020 (30esimo giorno successivo a quello di entrata in vigore del decreto legge) se questa data è posteriore a quella prevista per la scadenza dell’invio delle domande». Le istanze riferite ai periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa che hanno avuto inizio nel periodo ricompreso tra il 23 febbraio e il 30 aprile devono essere inviate, a pena di decadenza, entro il 15 luglio 2020. Per la domanda di cassa integrazione in deroga all’Inps per le ulteriori cinque settimane il datore di lavoro dovrà aver avuto l’autorizzazione per le prime nove settimane dalle Regioni.

La domanda si può presentare on line sul sito dell’Inps (www.inps.it). L’applicativo (l’apposito form) per la presentazione della domanda di cig in deroga è disponibile dal 18 giugno. Le domande dovranno riguardare periodi sospensione dell’attività a partire dal 26 aprile.