Dal 1° gennaio 2012 sale a 6.499,82 euro il limite Isee per il diritto alla social card. Il leggero incremento è l’effetto dell’adeguamento al tasso d’inflazione Istat. La carta acquisti (o social card) è stata introdotta dal dl n. 112/2008 e resa disponibile ai cittadini, su domanda, in possesso di determinati requisiti. È utilizzabile come normale carta prepagata in tutti i negozi alimentari, nelle farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard, nonché presso gli Uffici Postali per pagare bollette elettriche e del gas. Vale 40 euro mensili ed è automaticamente ricaricata ogni due mesi (80 euro a bimestre). Il dl semplificazioni (articolo 60) prevede l’avvio di una nuova sperimentazione nei comuni con più di 250 mila abitanti, al fine di valutarne la possibile generalizzazione quale strumento di contrasto alla povertà. A tal fine, rinvia all’emanazione di un decreto (entro 90 giorni) la definizione degli aspetti riguardanti, tra l’altro, i criteri di identificazione dei beneficiari per il tramite dei comuni, scelti tra i cittadini comunitari o tra quelli stranieri; l’ammontare delle singole carte acquisto, sulla base del nucleo familiare e del costo della vita nei comuni coinvolti dalla sperimentazione; durata della sperimentazione (non oltre i dodici mesi). Per le risorse, si prevede il limite massimo di 50 milioni di euro. La social card prevede due tipologie di beneficiari: minori di tre anni e cittadini d’età superiore a 65 anni. Nel primo caso sono necessari questi requisiti: età inferiore a tre anni; cittadinanza e residenza in Italia; non essere, da solo o insieme all’esercente la potestà genitoriale/soggetto affidatario e all’altro esercente la potestà genitoriale/soggetto affidatario: intestatario/i di più di una utenza elettrica domestica; intestatario/i di più di una utenza elettrica non domestica; intestatario/i di più di due utenze del gas; proprietario/i di più di due autoveicoli; proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 25%, di più di un immobile a uso abitativo; proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 10%, di immobili non a uso abitativo o di categoria catastale C7; titolare/i di un patrimonio mobiliare, come rilevato nella dichiarazione Isee, superiore a 15.000 euro. Nel secondo caso: età non inferiore a 65 anni; cittadinanza e residenza in Italia; avere trattamenti pensionistici o assistenziali che, cumulati ai redditi propri, sono d’importo inferiore a 6.499,82 euro all’anno, o di 8.666,43 euro all'anno se di età pari o superiore a 70 anni; non essere, da solo o insieme al coniuge intestatario/i di più di una utenza elettrica domestica; intestatario/i di utenze elettriche non domestiche; intestatario/i di più di una utenza del gas; proprietario/i di più di un autoveicolo; proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 25%, di più di un immobile ad uso abitativo; proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 10%, di immobili non ad uso abitativo o di categoria catastale C7; titolare/i di un patrimonio mobiliare, come rilevato nella dichiarazione Isee, superiore a 15.000 euro; non fruire di vitto dallo Stato o da altre pa in quanto ricoverato in istituto di cura di lunga degenza o detenuto in istituto di pena. In entrambi i casi, poi, occorre avere un Isee (indicatore della situazione economica equivalente), in corso di validità, inferiore ad un certo limiti soggetto a rivalutazione annuale e che, a partire dal 1° gennaio 2012, è fissato in euro 6.499,82.