Alimentare. Le alleanze tra supermercati spaventano i produttori
Partità da ottobre l’alleanza tra Carrefour e Tesco, annunciata il 2 luglio e formalizzata questa mattina. Per tre anni i due colossi della grande distribuzione europea – a livello di fatturato Carrefour è la seconda catena di supermarket francese, dopo Auchan, mentre Tesco è la maggiore catena britannica – gestiranno assieme le relazioni strategiche con i fornitori e acquisteranno assieme i prodotti a marchio proprio, le cosiddette private label.
L’intesa si inserie in una fase di consolidamento del mercato della grande distribuzione europea: a giugno, pochi giorni prima dell’annuncio dell’intesa tra Carrefour e Tesco, Auchan aveva comunicato la creazione della centrale di acquisto unica Horizon con il gruppo tedesco Metro e le francesi Casino e Schiever.
L’obiettivo principale di queste alleanze è guadagnare forza nelle trattative con i produttori così da mantenere i prezzi bassi. Una dinamica che ha anche i suoi rischi: il contenimento dei prezzi può mandare all’aria il modello industriale di molti produttori, ad esempio nell’agricoltura.
La Commissione europea ha avviato ad aprile la preparazione di una direttiva contro le pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare proprio con l’obiettivo di rafforzare la forza di agricoltori e produttori nelle trattative con le catene della distribuzione. La proposta europea prevede il divieto di pratiche come i pagamenti ritardati di beni reperibili, le cancellazioni degli ordini all’ultimo minuto, le modifiche retroattive ai contratti.
In Francia l’Autorità della Concorrenza ha detto che studierà l’impatto sul mercato dell’accordo tra Carrefour e Tesco, così come quello tra Auchan, Metro, Casino e Schiever.