Energia. Contro il carogas Bruxelles prepara la proposta per l'acquisto comune
L'aumento del prezzo del gas interessa tutte le famiglie dell'Unione Europea
La Commissione Europea presenterà una proposta per l’acquisto in comune di gas, sul modello di quanto avvenuto con i vaccini. A confermarlo, a margine del vertice Ue a Brdo, in Slovenia, è stato ieri il premier Mario Draghi. «Di energia - ha detto - si è parlato molto rapidamente. La presidente (della Commissione Ursula von der Leyen ndr) ad Atene aveva ventilato la possibilità che la Commissione potesse assumere un ruolo di acquirente comune come per i vaccini, concetto accolto molto favorevolmente da tutti. La prossima settimana o la successiva la Commissione presenterà una proposta che poi dovrà essere discussa al Consiglio Europeo» del 21 e 22 ottobre.
L’occasione dovrebbe essere mercoledì prossimo, quando la Commissione presenterà il suo «toolbox», la «cassetta degli attrezzi» per affrontare il caroprezzi. Ieri peraltro il gas - principale causa del forte aumento dei prezzi - ha toccato un record: il prezzo all’hub olandese Ttf, è aumentato di 25,60 euro a 143,10 euro per megawattora dopo aver toccato il record di 155 euro.
L’impennata è poi calata dopo che il presidente russo Vladimir Putin, respingendo le accuse alla Russia di essere causa del caroprezzi, ha fatto capire che Gazprom è pronta ad aumentare le forniture.
L’idea di un intervento Ue però non piace a tutti, soprattutto al Nord Europa che punta a lasciare fare al mercato. «Consiglio di non cercare soluzioni troppo semplici» ha dichiarato a Brdo la cancelliera Angela Merkel. «Vari governi - ha detto anche il premier olandese Mark Rutte - ritengono che la questione vada trattata con sussidi nazionali e riduzioni fiscali a livello nazionale».
Anche il Belgio ha espresso dubbi sull’opportunità di acquisti comuni.
Il gas naturale costa sempre di più - Ansa
Intanto il premier ungherese Viktor Orbán accusa Bruxelles di essere colpevole del caroprezzi, con la sua proposta «Fit for 55» che estende il mercato dei permessi di emissione ad auto ed edifici. «I prezzi alti dell’energia - ha replicato Von der Leyen - sono principalmente il risultato del costo del gas alle stelle mentre le fonti rinnovabili sono rimaste stabili dopo che i prezzi sono calati negli ultimi anni, quindi è chiaro che il nostro futuro è nelle rinnovabili e non nel gas».
A fronte delle divisioni, il premier spagnolo Pedro Sanchez propone proprio il modello vaccini: la Commissione compra a nome degli Stati Ue che lo richiedano.
In salita per ora l’idea di uno stoccaggio comune. Bruxelles è conscia del problema, «lo stoccaggio di energia – ha detto Von der Leyen – è al momento limitato quindi c’è anche un problema per l’Unione Europea per il lungo periodo».
Draghi ieri ha avvertito che l’idea di un consorzio europeo sarebbe per lui «positivo», ma al momento «non è ancora in discussione». Ieri comunque la commissaria all’Energia Kadri Simson ha rassicurato che lo stock di gas in Europa è sopra il 75%, basso ma sufficiente a superare l’inverno. A fine anno la Commissione presenterà una proposta di riforma del mercato del gas.