Economia

CRISI. Lavoro, calano occupati e produttività

martedì 3 agosto 2010
Nelle aziende associate a Confindustria l'occupazione dipendente si è contratta del 2,2% nel 2009 e sulla base delle indicazioni fornite dalle imprese, la domanda di lavoro ha continuato a contrarsi nella prima metà del 2010. Il dato emerge dalla sesta indagine Confindustria sul mercato del lavoro che registra gli effetti della crisi sull'occupazione nelle imprese associate. La Cig ha attutito le conseguenze occupazionali, frenando la perdita di posti di lavoro. Nel 2009 l'ha utilizzata un'impresa su due nell'industria, ma anche quasi una su dieci nei servizi. Ha assorbito potenziale forza lavoro pari al 9,1% delle ore lavorabili nell'industria, al 2,1% nei servizi.L'occupazione alle dipendenze, spiega il Csc, è calata di più nell'industria (-3,1%), dove ha tenuto solo nel comparto alimentare (+0,1%) ma si è contratta in maniera marcata in quello tessile-abbigliamento (-5,2%) e della gomma-plastica (-5,0%). Le differenze settoriali nella contrazione della domanda di lavoro riflettono quelle dell'intensità della caduta dei livelli di attività. Nei servizi, dove il calo medio si è fermato allo 0,6%, è il commercio ad aver registrato la flessione più significativa (-3,0%).L'occupazione è scesa sia a tempo determinato, sia a tempo indeterminato, quest'ultima di più nelle piccole imprese (-1,5%, dopo il -3,0% nel 2008) che nelle medie (-0,8%) e nelle grandi (-1,1%).CALA ANCHE LA PRODUTTIVITÀLa produttività del lavoro italiano arranca: negli ultimi 30 anni è cresciuta ad una media annua dell'1,2% e già nell'ultimo decennio il suo valore è risultato negativo dello 0,5%. Ma nel periodo 2007-2009, pur in presenza  di una sensibile caduta del monte ore lavorato, la produttività ha fatto registrare un vero e proprio crollo: meno 2,7 per cento in media d'anno. Lo rileva l'Istat che oggi ha reso note le serie storiche riferite a diverse misure di produttività per gli anni 1980-2009.