Caro energia. Bonus bollette anche con Isee fino a 20mila euro
Bonus bollette, cambiamenti in vista
Bonus bollette, cambiamenti in vista. Lo sconto sulle fatture di luce e gas è riconosciuto fino a fine anno secondo parametri reddituali e patrimoniali più alti rispetto all’ordinario: anche con Isee superiore a 12mila euro, ma solo a specifiche condizioni. Parte degli interventi introdotti per contrastare gli effetti del caro energia, l’accesso al bonus sociale previsto in via ordinaria in caso di Isee non superiore a 8.174 euro è stato esteso anche in caso di valore fino a 12mila euro. Non sono cambiate invece le regole per i nuclei numerosi, che accedono al bonus sociale sulle bollette in caso di Isee fino a 20mila euro. Nessun limite è invece previsto per chi accede ai bonus in bolletta in caso di disagio fisico. Sul fronte degli aiuti riconosciuti in caso di difficoltà economica è bene segnalare gli ulteriori interventi in cantiere: dagli emendamenti al decreto Aiuti ter che chiedono di aumentare il limite Isee fino al 31 dicembre 2022, fino al primo decreto economico del nuovo governo. Sono oltre cinque milioni i nuclei familiari che hanno diritto al bonus bollette fino alla fine di quest'anno, con limite Isee più elevato rispetto all’ordinario e che è pari a 12mila euro. Tra i destinatari dello sconto vi sono però anche le famiglie numerose che superano la soglia dei 12mila euro: in caso di Isee fino a 20mila euro i nuclei con almeno quattro figli a carico possono accedere al bonus sociale beneficiando quindi dello sconto sui consumi di luce e gas. Nessun limite Isee è invece previsto per chi accede ai bonus sociali in caso di disagio fisico: si tratta delle persone con gravi problemi di salute per i quali è necessario l’utilizzo di apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita. In tal caso però l’applicazione dell’agevolazione è subordinata alla presentazione di un’apposita domanda. Questi i casi in cui, stando alle regole attuali, il bonus bollette spetta in caso di Isee fino a 20mila euro o superiore. Non si escludono però novità in tal senso volte ad aumentare la platea dei destinatari delle agevolazioni. Sono due i provvedimenti che riportano all’attenzione le regole e le soglie per l’accesso al bonus bollette: in primis il decreto Aiuti ter in corso di conversione e, poi, il nuovo provvedimento economico in materia che delineerà i contorni di ulteriori agevolazioni per famiglie e imprese. Sull’estensione del bonus bollette fino alla soglia dei 20mila euro, già messa nero su bianco per le famiglie numerose, lavora il nuovo Parlamento alle prese con i lavori per la conversione in legge del decreto Aiuti ter. Presso la Commissione Speciale insediata alla Camera sono stati presentati numerosi emendamenti che guardano al caro energia e, tra questi, figura la proposta di modifica al limite Isee previsto dall’articolo 6, comma 1, del decreto-legge 21 marzo 2022, n. 21, per portarlo a 20mila euro. Si tratta per l’appunto della norma con la quale per il periodo dal 1° aprile al 31 dicembre 2022 il bonus bollette è stato esteso fino alla soglia dei 12mila euro. L’intervento proposto andrebbe quindi a incidere sul diritto all’agevolazione anche per i mesi passati. I lavori per la conversione in legge del decreto Aiuti ter sono appena iniziati, quindi bisognerà attendere per capire quali delle proposte presentate saranno approvate. Intanto è già in programma un nuovo intervento in materia economica e non è escluso che si intervenga anche sul fronte dei bonus sociali. Il governo Meloni prepara il decreto Aiuti quater che, ancora una volta, dovrà occuparsi del tema dell’aumento dei prezzi e delle misure per supportare imprese e famiglie in difficoltà. Ulteriori novità potrebbero arrivare anche sul fronte del bonus bollette e tra le ipotesi vi è quella di eliminare il riferimento all’Isee per l’applicazione degli sconti. Una scelta motivata dal fatto che non tutti i potenziali nuclei familiari beneficiari hanno presentato l’attestazione Inps, presupposto per l’applicazione dello sconto, e che quindi parte delle risorse stanziate sono rimaste inutilizzate. Da definire però come verrà definita la platea dei beneficiari, lasciando inalterata la semplificazione che già dallo scorso anno ha fatto venir meno l’obbligo di presentare domanda in favore del riconoscimento in automatico sulla base dello scambio di informazioni tra Arera (autorità di regolazione per energia reti e ambienti) e Inps. Quel che è certo è che sul capitolo bollette si attendono ulteriori correttivi. Da definire poi le regole per il riconoscimento a partire dal 1° gennaio 2023, ma su questo aspetto è possibile che il governo prenda tempo fino alla data di presentazione della legge di Bilancio.