Economia

Bonus bici. "Sito inaccessibile": il flop del click-day

Alberto Caprotti martedì 3 novembre 2020

"Inaccessibile". E’ la parola contro cui sono andati a sbattere coloro i quali da questa mattina alle 9 hanno tentato di accedere al sito per ottenere il bonus mobilità promesso dal governo per l’acquisto di bici, monopattini elettrici e hoverboard. Nonostante le rassicurazioni della vigilia ma perfettamente in linea con le previsioni di chi si affidava allo logica, la piattaforma creata dalla società di Ict del Tesoro, Sogei, non dava risposta: troppi i tentativi di accesso a www.bonusmobilita.it. Ci sono voluti una ventina di minuti per ripristinare il sistema e molti non sono riusciti ad entrare. Prima che il sistema collassasse nuovamente, chi ce l’ha fatta è stato ammesso a una sala d’attesa virtuale in cui si sta in coda per entrare all’area riservata con le credenziali Spid, il sistema pubblico di identità digitale, necessarie per completare la proceduta. Anche il sistema Spid di Poste Italiane e di molti altri operatori nel frattempo è andato in tilt per eccesso di contatti. Alle ore 12 di oggi il numero di utenti in coda risultava superiore a 560mila.

Il click-day si è dunque rivelato un flop totale. E questo malgrado siano passati sei mesi dal giorno in cui il bonus bici-monopattini era stato promesso e stanziato, un lasso di tempo più che ragionevole per preparare strumenti tecnici adeguati. Ovvio che chi ha acquistato un mezzo che può godere di incentivi si sia precipitato a richiederlo vista la scelta di dar vita a una vera e propria corsa contro il tempo che premia solo chi arriva prima. Le risorse a disposizione infatti, pur ingenti, sono limitate: 210 milioni di euro che basteranno per 420mila persone (se tutti dovessero richiedere il tetto massimo di 500 euro); circa 600 mila se si calcola invece un rimborso medio di 350 euro. Lunedì il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha ricordato che se non basteranno “sono stati appostati altri fondi nella legge di Bilancio 2021 per soddisfare quante più richieste di rimborso possibili”. Forse non tutte. Ipotizzando una spesa media di 350 euro, i 215 milioni coprirebbero circa 600mila domande. Ma Confindustria Ancma stima che le vendite arriveranno entro fine anno a quota un milione.

Per chi e come. L’indennizzo può essere ottenuto sia per acquisti già fatti sia per quelli ancora da fare: si può infatti chiedere il rimborso delle spese sostenute tra il 4 maggio al 3 novembre, pari al 60% e fino a un massimo di 500 euro, oppure chiedere il buono mobilità (della durata di 30 giorni) se ancora non è stato effettuato l'acquisto. Per eseguire la pratica ci sono 20 minuti di tempo a partire dall’accesso. Chi ha già acquistato il mezzo (dal 4 maggio) deve caricare fattura o scontrino parlante per avere il rimborso. Gli altri possono ottenere un buono che dà diritto allo sconto per il futuro acquisto, per il quale – compatibilmente con la disponibilità di fondi – c’è tempo fino a fine anno. Nel caso non si riesca a completare la procedura nei 20 minuti, in teoria si viene indirizzati al sistema di accodamento per effettuare un nuovo accesso. Il buono è pari al 60% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 500 euro. Possono fare domanda i cittadini maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di Regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di Provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle Città Metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti).