Bonus baby sitting. Ecco come svincolare la domanda
L'Inps mette a disposizione il bonus baby sitting
Chi ha richiesto i voucher baby sitting per il Covid-19 e ha utilizzato il Pin semplificato (quello a metà, con le prime quattro cifre) si ritrova, adesso, con la domanda in stand-by (“sospesa”). Per svincolarla, il richiedente deve necessariamente attendere l’altra parte del Pin e iscriversi alla piattaforma telematica del Libretto Famiglia. Lo spiega l’Inps (messaggio n. 1805/2020). Il voucher baby sitting è una delle misure introdotte per l’emergenza Coronavirus a favore dei lavoratori dipendenti del settore privato, ai lavoratori autonomi inclusi gli iscritti alle casse di previdenza professionali e alla gestione separata dell’Inps, per un importo massimo pari a 600 euro; e a favore dei lavoratori dipendenti del settore sanitario (pubblico o privato accreditato) e del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico, per un importo massimo più elevato, pari a 1.000 euro. Il voucher può essere richiesto in alternativa al cosiddetto “congedo Covid-19”, cioè al diritto di assentarsi dal lavoro riconosciuto ai genitori di figli fino a 12 anni, per un periodo massimo 15 giorni a partire dal 5 marzo fino alla ripresa delle lezioni.
A fine marzo (messaggio n. 1381/2020), l’Inps ha annunciato la semplificazione delle richieste delle prestazioni per l’emergenza Coronavirus (bonus 600 euro e voucher baby sitting), cioè con il “mezzo-pin” che si riceve per sms appena fatta la richiesta all’Inps (l’altra metà arriva generalmente tramite Poste). Adesso l’Istituto di previdenza, nell’annunciare di aver avviato le elaborazioni per la verifica dei requisiti per l’attribuzione del bonus baby sitting, precisa che, per coloro i quali l’hanno presentata con il Pin semplificato, la domanda è attualmente in stato “sospesa” per restarvi fino a quando il richiedente non verrà in possesso della seconda parte del Pin dispositivo, che è indispensabile ai fini della registrazione sulla piattaforma Libretto Famiglia (passo propedeutico al rilascio del voucher), nonché per l’appropriazione telematica del bonus.
Soltanto dopo aver completato tali operazioni, pertanto, la domanda sarà resa attiva dall’Inps ed, eventualmente, accolta. Situazione notificata al richiedente via Pec ovvero, se tale indirizzo non è indicato in domanda, tramite sms o e-mail (quello indicato nella domanda). L’Inps ricorda che, dalla data di tale notifica, decorrono i 15 giorni solari a disposizione del richiedente per “appropriarsi” della somma mediante Libretto Famiglia, pena rinuncia tacita del beneficio.
L’utilizzo del voucher va rendicontato sulla piattaforma di gestione del Libretto Famiglia. Se tale rendicontazione è fatta entro il giorno tre del mese successivo a quello di svolgimento delle prestazioni baby sitting, il pagamento avverrà il successivo giorno 15. In ogni caso, il termine ultimo per effettuare la rendicontazione è fissato al 31 dicembre (si tenga conto, però, che fino a quando non viene fatta, il prestatore di lavoro non riceverà alcun compenso dall’Inps).
Vale la pena ricordare, infine, che il valore nominale del voucher è di dieci euro corrispondenti a una prestazione di lavoro non superiore a un’ora. A fronte di tale voucher, il prestatore ottiene un compenso netto di otto euro (il restante finisce all’Inps, 1,65 alla gestione separata e 0,10 quale rimborso degli oneri di gestione, e all’Inail, 0,25 euro per il premio assicurativo contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.