Economia

I nostri test. La X1 cambia faccia, ora è una vera BMW

Ferdinando Sarno mercoledì 4 novembre 2015

​Ogni tre anni e mezzo un restyling e ogni sette il cambio generazionale: è una strategia che BMW adotta con assoluta precisione, senza sgarrare di un mese. Così, anche per la X1, sono passati già sette anni, fra il debutto in punta di piedi, e un successo maturato lentamente. Quando nel 2001 fu presentata per la prima volta, infatti, molti storsero il naso di fronte a quella vettura che, soprattutto dal punto di vista estetico, era la “meno” BMW di tutte e non accettava compromessi n’è mezze misure: piaceva o non piaceva. Leggendo i numeri, si direbbe proprio che la X1, sia piaciuta. Tanto, come ha spiegato da Alessandro Toffanin di BMW Italia, da pesare per il 28% del totale delle vendite totali del marchio. Che, tradotto in cifre, vale 330 mila unità nel mondo di cui ben 45 mila in Italia, a conferma che il nostro mercato, per il costruttore tedesco, è uno dei più importanti.

Tutta nuova. Bene, osservando la nuova X1, non è necessario essere dei fenomeni per rendersi conto che l’ultima arrivata, dal punto di vista estetico, è stata completamente ridisegnata, diventando una BMW a tutti gli effetti (il family feeling con gli altri modelli ora è evidentissimo) ma, secondo noi, perdendo quell’originalità che, soprattutto nella parte posteriore, contraddistingueva il “vecchio” modello. L’architettura è la stessa della Serie 2, la lunghezza è diminuita (-15 mm) mentre sono aumentati l’altezza (+ 53 mm) e il passo (+ 23 mm), il tutto a favore di una posizione di seduta molto rialzata (anteriore +36 mm, posteriore +64 mm) e molto apprezzata. Quella della posizione di guida è una delle caratteristiche che ci hanno maggiormente impressionato in positivo durante il test drive, soprattutto perché garantisce un’ottima visibilità.

L'elettronica di bordo. Buono il cockpit orientato verso il guidatore, i comandi sono a portata di mano, il volante è ben impugnabile. Comodo il nuovo head-up display, sterzo impeccabile e ottimo cambio Steptronic, quello automatico, al quale il classico bmwista non rinuncerebbe mai e poi mai. Due righe vanno spese per il BMW Head-Up-Display, novità assoluta per X1 che permette di visualizzare le informazioni più importanti per il guidatore direttamente sul parabrezza. La BMW X1, inoltre, è equipaggiabile adesso con i sistemi Active Cruise Control con funzione Stop & Go, Lane Departure Warning, assistente di guida in colonna e Approach and Pedestrian Warning con funzione frenante City, inclusi tutti in Driving Assistant Plus. L’offerta viene completata dall’ultima selezione di app per ampliare le funzioni di comfort, di navigazione e d’infotainment in base alle preferenze personali. Senza dimenticare l’equipaggiamento di serie (molto fornito) che comprende, fra gli altri, l’impianto di climatizzazione, il sistema audio con interfacce USB e AUX-In e il sistema di comando iDrive con schermo da 6,5 pollici integrato nella plancia portastrumenti come monitor di bordo separato. Per gli amanti della personalizzazione vengono offerti, in alternativa alla dotazione di serie, le varianti Modello Advantage, Modello Sport Line, Modello xLine e Modello M Sport.

Cresce il bagagliaio. Lo spazio, in casa BMW, non è mai mancato: sulla nuova X1 nella zona posteriore, quello per le gambe è cresciuto di 37 mm con l’equipaggiamento di serie e fino a 66 mm con l’optional divanetto posteriore regolabile. Il volume del bagagliaio è di 505 litri, e supera il valore del modello precedente di 85 litri. Ripiegando lo schienale del divanetto posteriore, divisibile di serie nel rapporto 40:20:40 e, a richiesta, regolabile anche in inclinazione, il volume del bagagliaio è ampliabile fino a 1.550 litri.

I motori. La seconda generazione della BMW X1 (il consumo dichiarato di carburante nel ciclo combinato va da 6,4 a 4,1 litri per 100 km; le emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 149 – 109 g/km) si presenta con una gamma di motorizzazioni completamente rinnovata. Al lancio sono disponibili due benzina e tre diesel a quattro cilindri, tutti appartenenti alla nuova famiglia di propulsori BMW, dalla fascia di potenza da 110 kW/150 CV fino a 170 kW/231 CV abbinati a un cambio manuale a sei rapporti oppure a un cambio Steptronic a otto rapporti, sviluppati anch’essi ex novo. Nella nuova BMW X1 è stata ottimizzata anche la trazione integrale intelligente xDrive. Grazie alla frizione a lamelle a regolazione elettro-idraulica, il sistema a peso ottimizzato dall’esercizio particolarmente efficiente assicura in qualsiasi momento la ripartizione ottimale della coppia motrice tra asse anteriore e asse posteriore, in base alla situazione di guida. Nella BMW X1 sDrive20i e nella BMW X1 sDrive18d viene montata la trazione anteriore, già proposta nella BMW Serie 2 Active Tourer e nella BMW Serie 2 Gran Tourer.

Quanto costa. Gli allestimenti sono i tradizionali X Line, Sport Line e M Sport, mentre il listino parte da 30.550 euro.