Milano. Bending Spoons: nuova sede per la fabbrica delle app
I fondatori di Bending Spoons
Un'azienda italiana che sviluppa app ed è conosciuta in tutto il mondo. Una realtà che in dieci anni è diventata un unicorno ed è valutata 2,55 miliardi di dollari. Una missione impossibile? Non per "Bending Spoons". Realtà il cui nome - una citazione di Matrix (il bambino che riesce a fare qualcosa ritenuta impossibile: piegare un cucchiaio con la forza del pensiero) - è già un manifesto programmatico. Fondata a Copenaghen nel 2013 da un gruppo di giovani ingegneri, gli italiani Luca Ferrari, Francesco Patarnello, Matteo Danieli e Luca Querella assieme al polacco Tomasz Greber, Bending Spoons ha spostato la sua sede a Milano nel 2014. E da oggi ha un nuovo quartiere generale in corso Como, all’interno complesso immobiliare di Coima a Portanuova. L'edificio progettato dallo studio Nomade Architettura è su su tre piani ed è costato 8,5 milioni di euro. Quella di Milano è l'unica sede fisica di Bending Spoons che però ha collaboratori in tutta Europa. I dipendenti sono circa 350.
L’azienda non crea app da zero, ma trova quelle con un potenziale non totalmente espresso, le acquisisce e le fa crescere. "A Bending Spoons abbiamo una strategia inusuale. Invece di aver costruito l'azienda per commercializzare un particolare prodotto, abbiamo sviluppato una piattaforma di tecnologie e competenze volte ad acquisire un prodotto tecnologico che abbia grande potenziale inespresso. Una volta acquisito, lo ripensiamo profondamente, allo scopo di massimizzarne il successo. In futuro penso che continueremo a eseguire la stessa strategia, lavorando su prodotti sempre più importanti a livello mondiale” ha detto il co-fondatore e amministratore delegato Luca Ferrari nel corso dell’inaugurazione della nuova sede a Milano. "Abbiamo scelto di sviluppare Bending Spoons in Italia perché riteniamo sia importante dimostrare che si può costruire un'azienda leader al mondo nella tecnologia anche da un Paese come il nostro che non ha avuto molta fortuna dal punto di vista imprenditoriale in questo settore negli ultimi decenni” ha aggiunto.
A metà febbraio Bending Spoon ha chiuso un nuovo round di finanziamento da 155 milioni di dollari. La società è diventata un unicorno, cioè una startup che vale oltre 1 miliardo di dollari, terzo caso dopo la fintech Satispay e dopo Scalapay, che però non ha sedi in Italia. Bending Spoons ha chiuso il 2023 con più di 350 milioni di dollari di ricavi e punta a chiudere il 2024 con 500 milioni di ricavi e 250 milioni di profitto.
Nel 2019, Bending Spoons ha aperto il capitale agli investitori per favorire future aggregazioni di mercato. Durante la pandemia è diventata famosa per lo sviluppo dell’app Immuni, utilizzata per il tracciamento dei contatti a rischio durante la pandemia di Covid-19 e in seguito le vaccinazioni, offerta gratuitamente al governo italiano. Bending Spoons lavora a 360 gradi. Da Live Quiz, app di giochi a premi pensionata nel 2020 dopo 100mila utenti e 450mila euro in buoni Amazon distribuiti, a Splice, uno dei primi editor di video mondiali dal punto di vista dei ricavi.Negli ultimi anni è diventata una delle principali aziende tecnologiche in Europa.Perché inventare qualcosa da capo, quando puoi comprarla e migliorarla? È la filosofia di questo team di ingegneri. La società milanese oggi possiede oltre 50 tecnologie proprietarie e app che contano 100 milioni di utenti attivi ogni mese e 500 milioni di download complessivi.
Nel gennaio 2023 ha acquisito Evernote, un’app per la produttività personale in grado di prendere appunti, salvare link, immagini e promemoria, un brand storico della Silicon Valley.A gennaio di quest’anno l’acquisizione di Mosaic e del suo portafoglio di 40 app per 160 milioni di dollari e della piattaforma social Meetup, che in Italia ha avuto un discreto successo quando il Movimento 5 Stelle la scelse come strumento per organizzare incontri delle sue aggregazioni territoriali.L’ultima frontiera non poteva che essere l’Intelligenza Artificiale con Remini, un prodotto lanciato nel 2019 e reso virale da un video di TikTok. Remini è stata scaricata da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo e ogni mese ha circa 70 milioni di utilizzatori. Per dieci giorni, nel luglio scorso, è stata la app più scaricata a livello globale, anche davanti a Threads che il colosso Meta stava spingendo come alternativa a Twitter. La funzione di Remini, sulla quale Bending Spoons ha fatto consistenti investimenti in termini economici e di ricerca è semplice. Caricando sulla piattaforma una decina di foto di un volto, il software è in grado di produrre immagini sintetiche della persona in luoghi e situazioni e anche "tempi" differenti.