Economia

Europa. La Bce ha tagliato i tassi al 3,5%, ma non promette nulla

Alessandro Bonini giovedì 12 settembre 2024

Il vice presidente Luis de Guindos e la presidente Christie Lagarde al termine della conferenza stampa

La Banca centrale europea non ha deluso le aspettative e ha annunciato un taglio dei tassi d’interesse di un quarto di punto, il secondo dopo quello di giugno. Obiettivo, sostenere la ripresa in un momento di incertezza per l’economia globale, tanto più che lo staff Bce nelle sue proiezioni trimestrali ha limato le stime sulla crescita dell'Eurozona, mentre ha sostanzialmente confermato quelle sull'inflazione, che secondo Francoforte dovrebbe rientrare al target del 2% nella seconda parte dell'anno prossimo.

Per effetto della sforbiciata, il tasso sui depositi passa da 3,75% a 3,50%. Più netto il taglio del tasso di rifinanziamento principale, che a partire dal prossimo 18 settembre scenderà di 60 punti base, dal 4,25% al 3,65%, in linea con la decisione presa a marzo della Banca centrale europea di restringere, a partire da settembre, l'ampiezza del corridoio tra il tasso sui depositi (che è quello con cui le banche vengono remunerate da Francoforte) e quello sui rifinanziamenti (che storicamente è il tasso di riferimento) a 15 punti base, dagli attuali 50 punti base.

Pertanto, al taglio di 25 punti base si aggiunge un taglio "tecnico" di 35 punti base. Stesso discorso per il tasso sui prestiti marginali, che in virtù del nuovo quadro operativo passerà dal 4,50% a 3,90%. La decisione è stata presa all'unanimità. In conferenza stampa la presidente Christine Lagarde ha preferito non sbilanciarsi in vista della riunione di ottobre, continuando a sottolineare la dipendenza della Bce dai dati. «Non ci impegniamo verso alcun percorso dei tassi d'interesse», ha detto. La Bce «resta determinata ad assicurare il ritorno dell'inflazione all'obiettivo in modo tempestivo», ha aggiunto. Per questo «manterremo i tassi a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario».

La settimana prossima, intanto, si riunirà la Fed: anche in questo caso le aspettative sono per un taglio dei tassi di un quarto di punto. Tornando alle previsioni aggiornate, la crescita prevista dalla Bce per quest’anno è di 0,8% (contro il precedente 0,9%) e di 1,3% nel 2025 (contro il precedente 1,4%). Quanto all’inflazione, la crescita dei salari sta già rallentando, secondo Lagarde. Alla fine del 2024 e nella prima metà del 2025 i salari dovrebbero aumentare ancora un po’ più velocemente, ma in seguito si indeboliranno. I prezzi al consumo sono visti a +2,5% quest’anno, come indicato a giugno, mentre per il 2025 la stima resta al 2,2%. La reazione dei mercati finanziari è stata sostanzialmente neutra, in quanto le decisioni erano ampiamente attese. Le Borse europee hanno comunque chiuso in rialzo (Milano +0,84%), confermando l'intonazione positiva della mattinata. Bene anche lo spread, giù a 139 punti base.

Secondo Antonio Cesarano, analista di Intermonte, «il prossimo incontro Bce è piuttosto ravvicinato (17 ottobre, mentre sarà il 7 novembre per la Fed dopo il meeting del 18 settembre). La vicinanza del prossimo meeting insieme a considerazioni inerenti alla necessità di tenere insieme le due anime all’interno del board, portano a ritenere che la Bce proseguirà il ciclo di taglio tassi ma ad un ritmo/cadenza più moderato rispetto alla Fed. Di conseguenza è possibile che la Bce proceda per tagli di 25 e non 50 punti base, come invece potrebbe accade nel caso della Fed a novembre o dicembre. Il prossimo taglio Bce di 25 punti base è atteso nella riunione del 12 dicembre (saltando quindi la riunione del 17 ottobre), quando verranno aggiornate anche le stime dello staff». Konstantin Veit, di Pimco, ritiene che «il flusso di dati dei prossimi mesi deciderà la velocità con cui la Banca centrale europea eliminerà ulteriori restrizioni. Data la funzione di reazione della Bce, prevediamo che continuerà a ridurre i tassi nelle riunioni caratterizzate dalle proiezioni dello staff dell’Eurosistema e ci aspettiamo il prossimo taglio dei tassi a dicembre».