Il Consiglio direttivo della Bce presieduto da Mario Draghi ha deciso di abbassare il tasso di riferimento principale di Eurolandia di 25 punti base portandolo allo 0,75%. Con il taglio dei tassi allo 0,75% deciso oggi dalla Bce, l'Eurotower scende per la prima volta sotto l'1%. La Bce ha portato a zero il tasso sui depositi da quota 0,25%. La misura, spiega l'istituto centrale, avrà effetto dal prossimo 11 luglio. Martedì i depositi delle banche presso l'Eutower erano saliti al massimo degli ultimi due mesi.
DRAGHI: ZONA EURO RESTA DEBOLE, ELEVATA INCERTEZZAL'economia della zona euro "resta debole" e permane "una elevata incertezza". Lo afferma il presidente della Bce Mario Draghi secondo cui la "ripresa sarà graduale". La "pressione sull'inflazione é calata ulteriormente", ha spiegato Draghi. L'inflazione dovrebbe "scendere sotto il 2% nel 2013" dopo un calo nel corso dell'attuale anno. Una "disoccupazione elevata" peserà sullo slancio della ripresa che è prevista "graduale" nel corso dell'anno. E' quanto afferma il presidente della Bce Mario Draghi al termine del board. Nel secondo trimestre - aggiunge - i dati macro indicano un'economia più debole. Draghi torna a giudicare con favore i risultati del vertice Ue grazie al quale sono state "gettate le basi" per una Unione più solida nel futuro, per "ristabilire la fiducia" e "avviare una crescita sostenibile". Draghi ha ricordato anche la prevista attribuzione alla Bce della supervisione unica e la possibilità per i due fondi europei di ricapitalizzare direttamente le banche. Il consiglio direttivo della Bce ha accolto favorevolmente la decisione del Vertice Ue di "usare con flessibilità" i fondi europei Esm e Efsf per "stabilizzare i mercati" in funzione anti spread. Lo afferma il presidente della Bce Mario Draghi ricordando che la banca centrale agirà da agente dei due fondi.Draghi non si sbilancia sulla possibilità di un nuovo Ltro, la maxi operazione di rifinanziamento per le banche lanciata dall'istituto per due volte nei mesi scorsi. "Sono misure temporanee - spiega - non prendiamo impegni ex ante". La Bce sarà "rigorosa e indipendente" nel suo nuovo impegno di supervisore unico del sistema bancario che l'Unione Europea progetta di affidarle nei prossimi mesi. Lo afferma il presidente Mario Draghi che ha posto cinque punti per la proposta sulla quale si "aspetta un forte impegno politico" dei leader europei. Draghi ha spiegato come "qualsiasi proposta" arriverà dalle istituzioni europee, questa deve poter mettere la Bce nelle condizioni di non "avere rischi per la propria reputazione". I nuovi impegni "dovranno essere separati da quelli della politica monetaria" per evitare pericolose frammistioni, e la Bce lavorerà contando "sui supervisori nazionali". Sono "stato in Banca d'Italia sei anni e so bene la storia, le capacità e le tradizioni dei supervisori nazionali" ha aggiunto.