Economia

POLEMICHE. Berlusconi chiede le dimissioni di Bini Smaghi dalla Bce

giovedì 16 giugno 2011
ll presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha chiesto "ufficialmente" a Lorenzo Bini Smaghi di lasciare il consiglio direttivo della Bce. Lo ha reso noto lo stesso Berlusconi spiegando che la richiesta all'esponente italiano di dimettersi dal board dell'Eurotower si rende necessaria in quanto «per ottenere dalla Francia l'assenso alla candidatura di Mario Draghi ci deve essere nella Bce la presenza di un francese. E questo potrebbe realizzarsi - rileva il premier - con le dimissioni di Bini Smaghi dal board della Banca centrale». Per scongiurare intoppi alla nomina di Draghi «c'è la richiesta ufficiale di dimissioni a Bini Smaghi da parte del governo», ha chiarito Berlusconi. Sempre oggi tuttavia lo stesso Bini-Smaghi ha parlato sul mandato dei componenti del comitato esecutivo dell'istituto con sede a Francoforte sottolineando che l'indipendenza della Banca centrale europea è garantita tra l'altro dalla «indipendenza personale» dei suoi membri che «garantisce la permanenza in carica dei membri degli organi decisionali per tutto il periodo prestabilito dalla nomina (otto anni nel caso della Bce e un minimo di cinque per le banche centrali nazionali) e tutela contro la revoca arbitraria».Il comitato esecutivo della Bce è composto da sei membri. Il presidente Jean-Claude Trichet che scade il prossimo 31 ottobre, il portoghese Vitor Constancio con scadenza del mandato il 31 maggio 2018, Bini Smaghi con scadenza 31 maggio 2013, lo spagnolo Josè Manuel Paramo che lascerà il comitato il 31 maggio dell'anno prossimo, il tedesco Juergen Stark (fino al 31 maggio 2014) e il neo arrivato Peter Praet.La nomina di Draghi al posto di Trichet vedrebbe quindi la presenza di ben due italiani nel comitato esecutivo e di nessun francese. Quando il presidente francese Sarkozy annunciò il sostegno di Parigi alla scelta di Mario Draghi auspicò che l'Italia appoggiasse la nomina di un esponente transalpino nel board dell'Eurotower. È da ricordare che nei 13 anni di storia della banca centrale europea non sarebbe la prima volta che un componente del board lascia la carica prima della scadenza. Il caso più famoso riguarda il primo presidente della Bce, l'olandese Wim Duisenberg, fortemente voluto dalla Germania ma che incassò il via libera di Parigi a condizione della staffetta con un francese. Duisenberg durò soltanto 5 anni per lasciare il posto a Jean-Claude Trichet. Ma per far posto a Trichet dovette lasciare il board Christian Noyer dopo appena 4 anni di mandato rispetto agli 8 da statuto.