Economia

Credito cooperativo. Rinnovato il contratto per 36mila lavoratori

Maurizio Carucci sabato 11 giugno 2022
Nuovo contratto per 36mila lavoratori della Bcc

Nuovo contratto per 36mila lavoratori della Bcc

Buone notizie per i circa 36mila dipendenti appartenenti alle Aree professionali e quadri direttivi del sistema del credito cooperativo. Federcasse e i rappresentanti sindacali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Ugl Credito hanno sottoscritto la notte scorsa a Roma, dopo quattro giornate consecutive finali di trattativa e a conclusione di un negoziato avviato nel mese di novembre 2021, l’accordo di rinnovo del contratto, scaduto il 31 dicembre 2019. Aumenti salariali medi di 190 euro a decorrere dal 1° ottobre 2022; nuove misure a tutela della persona, della genitorialità e della famiglia; forte promozione delle pari opportunità e del lavoro agile; ulteriore ampliamento delle misure di welfare e impegno per la costante qualificazione delle competenze e la diffusione della formazione tecnico-identitaria come leva competitiva al servizio delle comunità e dei territori. Sono alcuni dei punti salienti del nuovo Ccnl.

Soddisfatto Matteo Spanò, vice presidente di Federcasse: «L’accordo completa l’evoluzione del quadro della contrattazione collettiva rendendolo coerente con l’attuazione della riforma del credito cooperativo 2016-2018. Abbiamo avuto ben chiare in mente in questi mesi sia la preoccupante situazione demografica del Paese sia la filosofia e le misure strutturali introdotte con il Family Act». «Confermata la centralità e il valore che da sempre rappresenta il Ccnl – spiegano il segretario nazionale di First Cisl Pierpaolo Merlini e il responsabile del settore credito cooperativo Gianluca Pernisco –. Diversi gli istituti contrattuali riformati, tra cui quelli relativi all’area contrattuale, al premio di produttività, al part time e alla formazione. Inoltre, abbiamo introdotto una nuova regolamentazione in tema di lavoro agile. È stato un confronto a volte difficile e spigoloso, ma è stata una trattativa trasparente, di tutela e garanzia per tutti i colleghi e di prospettiva per i giovani. Un contratto rivolto alla sostenibilità che deve rappresentare l’inizio di un percorso di trasformazione e di evoluzione del credito cooperativo».

Per quanto riguarda la parte economica, l’aumento di 190 euro è da portare a regime in due tranche, di cui la prima – pari a 150 euro – dal mese di agosto e la seconda – di 40 euro – da ottobre. Il premio di produttività viene determinato con la contrattazione di secondo livello e calcolato sulla base di due quote distinte: una pari all’80%, determinata dal bilancio di ogni singola Bcc; la seconda, pari al 20%, che tiene conto del bilancio di gruppo di appartenenza. È previsto un aumento del contributo alla cassa mutua nazionale di 0,5%, di cui 0,35% a carico della banca e 0,15% a carico del lavoratore. Aumenta anche il versamento al Fondo pensione Bcc: a fronte di un incremento dello 0,1% a carico del lavoratore, la banca verserà un contributo dello 0,2% per i lavoratori assunti prima del 2000 e dello 0,3% per quelli assunti dopo il 2000. Nel capitolo welfare vengono introdotti tre giorni retribuiti in caso di ricovero dei figli, coniugi/conviventi, genitori. Inoltre saranno fruibili cinque giorni, anche a ore, per genitori con figli affetti da patologie legate all’apprendimento. Viene elevata a 24 mesi l’aspettativa in caso di gravi patologie e incremento della provvidenza per familiari portatori di handicap. Per il lavoro agile, infine, vengono previsti dieci giorni al mese. Ai lavoratori sarà riconosciuto anche il buono pasto.