Auto on-line. L'usato “dematerializzato” si compra all'asta
Con il mercato dell'auto che si basa principalmente sul ricambio, la vendita per le concessionarie dell'usato ritirato in cambio del nuovo rappresenta un impegno sempre più importante. Per facilitare le operazioni di ''svuotamento'' delle giacenze, sono sempre di più i professionisti del settore che rivolgono le loro attenzioni sulle aste. Per velocizzare queste operazione, British Car Auctions (BCA) introduce la ''dematerializzazione dei piazzali'', facendo sparire fisicamente i veicoli dalle aree di ricovero delle concessionarie e permettendo di gestire tutte le operazioni via computer. BCA fa così incontrare domanda e offerta attraverso il meccanismo dell'asta telematica.
L'azienda britannica, fondata nel 1946 è tra le leader a livello continentale ed è presente in 13 Paesi europei: Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria. Lo scorso anno in Europa ha gestito la vendita con questo canale di ben 1,1 milioni di auto, realizzando un fatturato di oltre 1,3 miliardi di euro. In Italia, invece, sempre lo scorso anno ha organizzato 1.300 aste di veicoli usati e il 90% di queste si è svolta in maniera digitale. Dalle rilevazioni emerge che il tempo di rotazione di un veicolo messo all'asta con questo canale è di circa una settimana. Il Web permette, infatti, l'accesso a un mercato potenziale di oltre 7.000 acquirenti professionali, registrati in Italia e all'estero, mentre chi compra ha la scelta fra più di 5.000 veicoli online. Attraverso un applicativo creato per i dealer che aderiscono al programma MarketPrice, i venditori hanno la possibilità di ispezionare lo stato d'uso di una vettura o di un veicolo professionale seguendo una procedura precisa, e registrando in tempo reale tutti i dati necessari, comprese le immagini del mezzo e il dettaglio di eventuali danni o difetti.