La compagnia. Alitalia: marchio in vendita con base d'asta a 290 milioni
Il vendita il logo Alitalia
Entra nel vivo la partita per l'acquisizione del marchio Alitalia in attesa che tra poco meno di un mese (il 15 ottobre) decollino i primi voli targati Ita. I commissari straordinari della compagnia in amministrazione straordinaria, Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso, hanno pubblicato oggi su alcuni quotidiani l'invito ai «soggetti interessati a formulare la propria offerta per l'acquisizione del brand Alitalia». Alla gara intende partecipare Ita, ma potranno farlo anche altri vettori. Il prezzo base è pari a 290 milioni.
L'invito pubblicato dai commissari prevede l'apertura della data room il 20 settembre prossimo: i soggetti interessati dovranno presentare le richieste di ammissione già a partire dalle ore 12 di domani e sino alle ore 24 del 30 settembre prossimo. Entro 2 giorni lavorativi dalla ricezione di ciascuna richiesta di ammissione, i commissari straordinari comunicheranno ai soggetti ammessi, l'ammissione alla data room. Nella prima fase di aggiudicazione saranno ammesse soltanto offerte vincolanti uguali o superiori al prezzo di gara. Le offerte vincolanti per la prima fase dovranno essere presentate dai soggetti ammessi entro le ore 14 del 4 ottobre prossimo. Il brand Alitalia sarà reso disponibile all’aggiudicatario entro il 31 dicembre 2021.
È ancora in alto mare la trattativa sindacale. La nuova società non ha ancora assunto il personale, vale a dire i 2.800 addetti iniziali, per una serie di contrasti sul contratto e sugli esuberi. Secondo i sindacati gli stipendi saranno inferiori almeno del 30% rispetto a quelli di Alitalia e legati ad un premio di risultato che verrà incassato non prima del 2024. Altro tasto dolente gli esuberi e gli ammortizzatori sociali. I sindacati denunciano 7.700 esuberi, perché Alitalia ha 10.500 dipendenti e Ita in partenza intende assumerne meno di tremila e far volare solo 52 aerei, meno di metà della flotta di Alitalia pre-Covid. Tra le richieste avanzate ammortizzatori sociali per tutta la durata del piano, fino al 2025, con la cigs almeno all’80% dello stipendio effettivo. I commissari hanno presentato la richiesta dei commissari di prolungare la cigs, che scade il 22 settembre, di un anno.