Economia

La compagnia. Alitalia: marchio in vendita con base d'asta a 290 milioni

Redazione Economia venerdì 17 settembre 2021

Il vendita il logo Alitalia

Entra nel vivo la partita per l'acquisizione del marchio Alitalia in attesa che tra poco meno di un mese (il 15 ottobre) decollino i primi voli targati Ita. I commissari straordinari della compagnia in amministrazione straordinaria, Gabriele Fava, Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso, hanno pubblicato oggi su alcuni quotidiani l'invito ai «soggetti interessati a formulare la propria offerta per l'acquisizione del brand Alitalia». Alla gara intende partecipare Ita, ma potranno farlo anche altri vettori. Il prezzo base è pari a 290 milioni.

L'invito pubblicato dai commissari prevede l'apertura della data room il 20 settembre prossimo: i soggetti interessati dovranno presentare le richieste di ammissione già a partire dalle ore 12 di domani e sino alle ore 24 del 30 settembre prossimo. Entro 2 giorni lavorativi dalla ricezione di ciascuna richiesta di ammissione, i commissari straordinari comunicheranno ai soggetti ammessi, l'ammissione alla data room. Nella prima fase di aggiudicazione saranno ammesse soltanto offerte vincolanti uguali o superiori al prezzo di gara. Le offerte vincolanti per la prima fase dovranno essere presentate dai soggetti ammessi entro le ore 14 del 4 ottobre prossimo. Il brand Alitalia sarà reso disponibile all’aggiudicatario entro il 31 dicembre 2021.

È ancora in alto mare la trattativa sindacale. La nuova società non ha ancora assunto il personale, vale a dire i 2.800 addetti iniziali, per una serie di contrasti sul contratto e sugli esuberi. Secondo i sindacati gli stipendi saranno inferiori almeno del 30% rispetto a quelli di Alitalia e legati ad un premio di risultato che verrà incassato non prima del 2024. Altro tasto dolente gli esuberi e gli ammortizzatori sociali. I sindacati denunciano 7.700 esuberi, perché Alitalia ha 10.500 dipendenti e Ita in partenza intende assumerne meno di tremila e far volare solo 52 aerei, meno di metà della flotta di Alitalia pre-Covid. Tra le richieste avanzate ammortizzatori sociali per tutta la durata del piano, fino al 2025, con la cigs almeno all’80% dello stipendio effettivo. I commissari hanno presentato la richiesta dei commissari di prolungare la cigs, che scade il 22 settembre, di un anno.