Economia

Contraffazione, la "lotta" di Bankitalia. Banconote false, 75mila in sei mesi

Paolo Pittaluga sabato 28 gennaio 2017


Il fenomeno della contraffazione non si arresta. Anzi è in leggera crescita, almeno in Italia, secondo i dati resi noti dalla Banca d'Italia relativi al secondo semestre del 2016. Una piaga che riguarda tutti perché a qualsiasi persona potrebbe capitare di trovarsi nel portafoglio un pezzo contraffatto. Nel dubbio cosa si deve fare?

Non usare la banconota sospetta

Nel caso di dubbio si deve andare in banca o negli uffici postali per far verificare la banconota. L'addetto allo sportello, in caso di perplessità, ritirerà la banconota e rilascerà una ricevuta. A quel punto spetterà a Bankitalia verificarne l'autenticità. Se la moneta è "vera" l'utente sarà rimborsato, in caso contrario non si ha diritto ad alcun rimborso.

20 e 50 euro, i più falsificati

Sono i tagli da 20 e 50 euro i preferiti dai falsari. Stando ai dati della Banca centrale europea nel secondo semestre 2016 sono state ritirate dalla circolazione 353 mila banconote di euro false, con un leggero incremento rispetto al primo semestre del 2016 e un decremento del 20,7% rispetto al secondo semestre del 2015. Le banconote da 20 e da 50 euro sono le preferite dai falsari, assieme totalizzano l'80,3% dei pezzi falsificati. E sempre stando all'analisi della Bce è in crescita il fenomeno della falsificazione del pezzo da 20 euro mentre si riduce quella sulla banconota da 50 euro.

Italia, 75 mila pezzi falsi nel secondo semestre

Nel secondo semestre del 2016 la Banca d'Italia ha riconosciuto false 75 mila banconote che sono state ritirate dalla circolazione. Un dato che registra un incremento del 2,8% sul primo semestre 2016 ma, in compenso, una diminuzione del 7,9% rispetto al secondo semestre del 2015. Su base annua il 2016 ha segnato una flessione di circa il 9% rispetto all'anno precedente. Anche nel nostro Paese i tagli da 20 e 50 euro continuano ad essere i più falsificati. Nel dettaglio nel secondo semestre 2016 il taglio da 20 euro è stato il più contraffatto, 44,8% (36,1% nel primo semestre). Il taglio da 50 euro ha raggiunto una percentuale di falsificazione del 34,6% (nel primo semestre era stata del 41,9%). Complessivamente i falsi di questi due tagli costituiscono il 79,4% degli esemplari ritirati in Italia.

Prosegue la "lotta"

La falsificazione - per la legge italiana è un reato - è un fenomeno al quale le banche centrali pongono la massima attenzione in quanto le istituzioni ritengono che le falsificazioni possano minare la fiducia del pubblico nella valuta mettendone a repentaglio l'integrità. Uno degli interventi contro i falsari e quello di continua sostituzione delle banconote logore circolanti, mantenendo così elevata qualità del contante e, di conseguenza, agevolando il riconoscimento e il ritiro dalla circolazione dei pezzi contraffatti. Allo stesso tempo prosegue il piano di emissione della seconda serie dell'euro, la cosiddetta "serie Europa" che utilizza innovazione tecnologica ed impiega elementi di sicurezza sempre più efficaci per prevenire le falsificazioni. Dopo i tagli da 5, 10 e 20 euro, tutto è pronto per la banconota da 50 euro che entrerà in circolazione il 4 aprile prossimo. Al contempo in sede europea si rafforza l'opera di contrasto grazie ad un sistema informatico di raccolta dei dati sulle falsificazioni e a uno schema organizzativo che vede all'opera diverse istituzioni di ogni Paese membro.