Economia

Tendenze. Ciulli: «Aziende a caccia di digitalizzatori»

Maurizio Carucci lunedì 9 novembre 2015
"Prevedevamo 3mila aziende disponibili ad accogliere altrettanti tirocinanti. Sapevamo già che le piccole e medie imprese italiane sono a caccia di digitalizzatori, esperti del web che possono aiutare le nostre pmi nell'internazionalizzazione". Diego Ciulli, public policy manager di Google Italia, non nasconde l'entusiasmo per il successo di Crescere in digitale. A poco meno di due mesi dal lancio del progetto, realizzato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Google e Unioncamere per diffondere le competenze digitali tra i giovani e nel contempo avvicinare al web le imprese italiane, sono oltre 34mila i giovani Neet che si sono iscritti al percorso di formazione on line per le competenze digitali disponibile sulla piattaforma www.crescereindigitale.it, realizzata da Google. Di questi, 1.379 hanno già completato il corso e superato con successo l’esame finale nella scorsa sessione di ottobre, per tutti gli altri che stanno completando le 50 ore di formazione è prevista una nuova sessione d’esame, che terminerà domenica 15 novembre e che consentirà di accedere alla fase successiva del progetto: i laboratori sul territorio e i tirocini.  Sono oltre 1.300 le aziende che hanno aderito all'iniziativa e che hanno messo a disposizione 2mila  tirocini retribuiti. In alcune regioni, tra cui Toscana, Marche, Veneto e Basilicata, vi sono più aziende pronte a ospitare tirocinanti che  giovani ad aver frequentato e superato con successo l'esame finale: a fronte di circa 360 aziende che hanno manifestato interesse per ospitare giovani tirocinanti, infatti, sono solo 117 i giovani ad aver completato con successo il corso on line in queste regioni."Abbiamo registrato un grande interesse - conclude Ciulli - da parte degli imprenditori del settore turistico e di tutti quelli che si occupano del made in Italy: enogastronomia, moda, tessile, arredamento. Il nostro obiettivo è quello di dotare tutti i giovani che si iscrivono al progetto degli strumenti necessari per comprendere le potenzialità del digitale. Alla fine del percorso speriamo di formare degli esperti in grado di far decollare sul mercato italiano ed estero le pmi che richiedono figure specializzate".