Economia

VENDITE. Auto, ancora giù le immatricolazioni

martedì 16 novembre 2010
A ottobre le nuove immatricolazioni di auto in Europa (Ue a 27 + Efta) hanno subito, per il settimo mese consecutivo, un calo del 16,1% attestandosi a 1.061.977 unità contro 1.265.227 dello stesso mese del 2009. È quanto risulta dai dati diffusi dall'Acea. A settembre il mercato dell'auto in Europa aveva segnato un calo del 9,2% a 1.261.643 unità.In Italia il mercato era sceso ad ottobre del 28,8% rispetto a un anno fa, attestandosi a quota 139.740 unità. In flessione anche le immatricolazioni in Europa nei primi dieci mesi dell'anno, con 11.628.571 nuove vetture registrazioni, in calo 5% rispetto allo stesso periodo del 2009. Nella sola Unione europea il mercato dell'auto ad ottobre ha ceduto il 16,6% a 1.027.036 nuove immatricolazioni, mentre in Europa occidentale (Ue a 15 + Efta) il calo si è attestato al 17,5%, a fronte di 992.075 nuove immatricolazioni. Nel suo comunicato l'Acea sottolinea però che le immatricolazioni registrate ad ottobre nei Paesi Ue risultano in progresso del 12,1% rispetto ai dati del 2008, quando le immatricolazioni di nuove vetture erano calate del 14,9% rispetto ad ottobre 2007. A determinare il calo del mese scorso hanno contribuito tutti i cinque principali mercati europei dell'auto, che hanno chiuso il mese con una flessione a doppia cifra: -18,5% la Francia (a 171.950 unità), -20% la Germania (a 256.775), -22,2% il Regno Unito (a 131.495), -28,8% l'Italia (a 139.740) e -37,6% la Spagna (a 61.366). Quest'ultima ha segnato ad ottobre la flessione più accentuata in Europa.In progresso ad ottobre alcuni mercati minori. I rialzi migliori li hanno messi a segno l'Estonia (+121,2%), l'Irlanda (+114,6%), la Lituania (+91,3%), la Latvia (+81,7%), l'Islanda (+64,5%), la Slovacchia (+37,3%), la Danimarca (+33,9%), l'Olanda (+23,3%), la Svezia (+21,3%), la Polonia (+20,2%).Nel consuntivo dei dieci mesi, in progresso le immatricolazioni in Regno Unito (+4,8%) e Spagna (+9,4%), mentre risultano in calo in Francia (-1,4%), Italia (-7%) e Germania (-26,8%). Nei primi dieci mesi dell'anno la flessione più accentuata è stata registrata in Bulgaria (-35,6%) mentre il progresso maggiore lo ha segnato l'Irlanda (+53,2%).