Da sapere. Neopatentati, come e cosa possono guidare
La nuova Nissan Micra con motore 1.0 da 71 Cv adatta alle norme di guida per i neopatentati
Debutta in questi giorni nelle concessionarie sulla nuova Nissan Micra il motore 1.0 litri da 71 Cv, disponibile sulle versioni Visia, Visia+ e Acenta. Quello che sembra un semplice completamento della gamma di una delle vetture di successo del mercato, in realtà è molto di più perché la più piccola delle Micra è stata configurata con questo rapporto peso/potenza soprattutto per essere guidata dai neopatentati. Anche se per i giovani oggi poter guidare appena raggiunta la maggiore età non è più una necessità attesa e inseguita come un tempo, l'argomento resta comunque particolarmente “caldo”. Soprattutto perché, a differenza di quanto avveniva in passato, le limitazioni del Codice della Strada per i neopatentati spesso impediscono a chi ha conseguito la licenza di guida da meno di un anno di guidare l'auto di famiglia, obbligando i genitori ad acquistare una nuova auto per loro.
Quali auto si possono guidare e con quali limiti
E' utile ricordare prima di tutto che per i primi 3 anni dal conseguimento della patente di categoria B non è consentito il superamento della velocità di 100 Km/h per le autostrade e di 90 Km/h per le strade extraurbane principali. Quanto alle vetture “guidabili”, la norma - in verità assolutamente difficile da comprendere per chi non ha dimestichezza con i termini tecnici - prevede che nel primo anno successivo al conseguimento della patente non sia possibile mettersi al volante di autoveicoli con potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW per tonnellata. Qualora il veicolo sia un'auto fino a 3.500 kg (categoria M1) sussiste un ulteriore limite di potenza, che non deve essere superiore a 70 kW (95 Cv). Per capire quali modelli oggi in vendita sono consentite ai debuttanti della guida, occorre verificare queste caratteristiche nelle schede delle vetture. E non è affatto semplice, soprattutto se la vettura in questione è appunto di famiglia, in una versione non più in listino. In questo caso - spiega sul proprio sito "Quattroruote" - occorre verificare sulla carta di circolazione il dato della potenza e quello della potenza specifica, rispettivamente alle voci "P.2" e nelle indicazioni supplementari a pagina 3. Ma solo se il veicolo è stato immatricolato dopo il 4 ottobre 2007. Nel caso in cui la registrazione sia avvenuta prima, la ricerca è molto più complicata. Molto più semplice, per sapere se un neopatentato è autorizzato alla guida del veicolo, è inserire il numero di targa nell’apposito campo del Portale dell’Automobilista (anche tramite smartphone scaricando l’app iPatente).
Circa 900 i modelli disponibili
Parlando invece di auto nuove, proprio perché perdere il pubblico più giovane non conviene alle case costruttrici, sono molti (circa 900) i modelli offerti adatti ai neopatentati. Tante le proposte fra le citycar, con diverse versioni di Fiat Panda e 500, Citroen C1, Ford Ka, Hyundai i10, Lancia Ypsilon, la nuova Nissan Micra, Opel Adam, Peugeot 108, Toyota Aygo, Kia Picanto, Renault Twingo, Volkswagen Up!, Skoda Citigo, Seat Mii e ovviamente Smart nelle tipologie Fortwo e Fourfor. Salendo di segmento sono disponibili per i neopatentati alcuni allestimenti di Renault Clio, Mazda2, Toyota Yaris, Seat Ibiza, Skoda Fabia, Suzuki Swift, Peugeot 208, Volkswagen Polo e Golf, Ford Fiesta, DS3 e la neo arrivata Citroen C3. Non mancano le possibilità di scelta nel segmento dei suv/crossover con Fiat 500X, Ford Ecosport, Citroen C4 Cactus, Dacia Duster, Peugeot 2008, Renault Captur e addirittura tra i veicoli commerciali, dove il neopatentato può guidare alcune versioni di Volkswagen Caddy, Renault Kangoo, Fiat Qubo, Tourneo Courier, Mercedes Citan, Combo Tour e Peugeot Bipper Tepee. Per coloro che invece vogliono orientarsi verso marchi premium, le proposte sono decisamente limitate con BMW che propone alcune versioni di Serie 1 e Serie 2, Mercedes con Classe A e B e Audi con la piccola A1.
La multa per chi sgarra
Le limitazioni per i neopatentati sono state introdotte nel febbraio 2011 e le sanzioni per il mancato rispetto della normativa comportano il pagamento di una multa da 160 a 641 euro e una sanzione amministrativa accessoria che prevede la sospensione della patente di guida da 2 a 8 mesi.