Il Salone. Auto e Moto d'Epoca, a Padova la passione tra storia e futuro
E' una "quattro giorni" dedicata ai motori che creano passione, quelli di "Auto e Moto d'Epoca" iniziata oggi alla Fiera di Padova e che terminerà domenica 24. I numeri dell'evento parlano di 115.000 mq allestiti, 11 padiglioni, 1600 espositori, più di 5.000 vetture e 4 mostre, oltre alle numerose case costruttrici presenti e ai tanti i collezionisti e appassionati in arrivo da tutta Europa. Tante le novità e le tematiche a cui sono dedicate i padiglioni e le aree all'aperto della Fiera, a partire dalla passione per il Motorsport, con 4 mostre inedite e centinaia di modelli unici esposti da venditori e collezioni private.
Grandi sorprese anche sul versante del mercato delle auto d'epoca che si conferma il più grande d'Europa. Tra le tante novità annunciate in fiera ci sono anche Gipimotor e la Carrozzeria Scartapatti che porteranno 3 Ferrari: la 250 GT Drogo, la 308 GTB Gr.4 elaborata Facetti e la 250 GT Pininfarina certificata Ferrari Classiche. Una delle leggendarie Stratos e la rarissima FIAT OttoVù del 1953, la seconda mai costruita dopo le 6 pre-serie, arrivano nel più grande stand di sempre allestito a Padova da Ruote da Sogno. Dall'Olanda con Fine Automobiles arrivano, invece, la Bugatti T37 del 1926, vettura che all'epoca corse a Le Mans, l'Alfa Romeo TZ del 1964, e la Bugatti T57C Gangloff special convertibile.
Un altro focus della nuova edizione di Auto e Moto d'Epoca è poi dedicato al capitolo restomod e propulsioni alternative. Restomod è una delle ultime tendenze in fatto di restauri "creativi", contaminati dalle tecnologie moderne ma mantenendo la continuità con il passato del veicolo storico. Un esempio, a Padova, è quello delle Citroën portate dal 2CV Méhari Club Cassis che restaura e riconverte in elettrico le auto classiche, ma fornisce anche il kit di riconversione elettrica R-FIT che permette di sostituire il motore originale a combustione con un motore elettrico, prolungando la vita delle auto d'epoca ed eliminando così le emissioni di CO2.
A proposito dell'elettrico, il Salone offre un vero e proprio salto nel futuro, a cominciare dalle proposte di Stellantis e Mercedes Benz che presentano le radici del loro percorso di elettrificazione e gli ultimi modelli. Nello specifico, Stellantis racconta 50 anni di ricerche confluiti nella Nuova 500 RED, partendo dall'innovativa concept car Fiat X1/23 del 1974. Sviluppata ben cinque decadi fa, è uno dei primi esempi al mondo di citycar a motore elettrico: piccola monovolume a due posti, con una velocità massima di 75km/h ed un'autonomia di 70 km ad una velocità costante di 50 km/h.
L’impegno nell’elettrificazione dei modelli e la lunga tradizione delle station wagon caratterizzano la presenza di Mercedes-Benz ad Auto e Moto d’Epoca: “Come da tradizione, torniamo a Padova con un format che ha riscosso grande successo nelle passate edizioni e ci ha permesso di avvicinare al mondo del Classic appassionati sempre più giovani”, ha dichiarato Francesco Martella, Presidente del Mercedes-Benz Registro Italia. “Il parallelismo tra passato e presente ci permette, infatti, di raccontare a tutto tondo l’evoluzione dell’automobile, mettendone in luce le valenze tecniche, stilistiche e sportive, ma anche sociali e culturali”. Sotto i riflettori la 190 E Elektro, un’auto sperimentale, 100% elettrica, alimentata da una batteria al sodio-cloruro, che nel 1990 segnava il primo passo verso una moderna concezione di mobilità a zero emissioni. Lunghi anni di ricerca e sviluppo hanno portato oggi al debutto della EQS, la nuova ammiraglia full electric firmata Mercedes-EQ, che proprio a Padova fa una delle sue prime apparizioni davanti al pubblico italiano.
Design e cambiamento socio-culturale caratterizzano, invece, la storia delle station wagon della Stella, rappresentate a Padova dalla S 123 e la S 124. Proprio nel nel 1977, infatti, tenuto a battesimo con la sigla costruttiva S123, fa il suo debutto il Modello T, la prima station wagon di moderna concezione, sviluppata ed ufficialmente prodotta dalla Casa di Stoccarda. Una pietra miliare del Marchio che segna un punto di rottura con il passato. Una nuova interpretazione del concetto delle grandi auto con il portellone e spiccate doti funzionali. Non più auto da lavoro come venivano considerate in Italia o seconda auto di famiglia per portare i Baby Boomer, come erano considerate in America, ma un vero status symbol, lo specchio di uno stile di vita dinamico e ricercato. Un’evoluzione di cui si fa oggi ambasciatrice a Padova la nuova Classe C station wagon, che rinnova il successo di questo modello attraverso un forte upgrade tecnologico, un design ancora più sportivo e una gamma di motorizzazioni di ultima generazione, esclusivamente ibride.