La casa automobilistica tedesca Audi sta progettando di tagliare l'organico di 7.500 unità. La consociata Volkswagen ha dichiarato che taglierà fino a 9.500 posti di lavoro entro il 2025, ma ne creerà altri 2.000 in settori come la mobilità elettrica e la digitalizzazione, grazie a un accordo raggiunto dalla direzione dell'azienda e dal consiglio dei lavoratori.

I tagli di posti di lavoro non comporteranno licenziamenti forzati, ma seguiranno "la curva demografica in particolare attraverso il turnover dei dipendenti e un nuovo, attraente programma di prepensionamento", ha sottolineato Audi. L'azienda e il suo consiglio dei lavoratori hanno da tempo negoziato un "patto futuro" per l'azienda, che è in crisi sin dallo scandalo delle emissioni diesel del 2015 ed è rimasta indietro rispetto ai suoi concorrenti diretti Daimler e Bmw.

Appena qualche giorno fa Daimler ha annunciato l'intenzione di tagliare posti di lavoro in Mercedes-Benz per ottimizzare la transizione verso l'elettrico e la guida autonoma: in una nota diffusa alla stampa, il gruppo ha quantificato il risparmio legato agli esuberi in 1,1 miliardi di euro entro il 2022.