Un percorso da brividi. Audi A4 allroad quattro: un vulcano di emozioni
L'emozione di guidare sul vulcano, la soddisfazione di farlo disegnando tracciati quasi vergini e solitamente impossibili da percorrere. E soprattutto la certezza di averlo fatto al volante di una vettura che probabilmente rappresenta la massima sintesi tra estetica, sostanza e tecnologia al momento sul mercato. Questione di gusti, certo. Ma l'esperienza di un lungo e impegnativo fuoristrada sulle pendici dell'Etna guidando la nuova Audi A4 allroad quattro lascia il segno anche su chi lo fa per mestiere, ed è abbastanza avvezzo anche ai test drive più insoliti.
Una storia di successo. Davvero sorprendente la combinazione tra comfort di marcia e predisposizione tecnica per la guida anche lontano dall'asfalto di questa vettura, che rimane comunque la prima ad avere inventato un nuovo genere, quello delle station wagon con aspirazioni da fuoristrada. A dire il vero, la prima, quella uscita nel 1999 era una A6 allroad e poteva anche montare le marce ridotte, ma era un'altra epoca. Restando a tempi più vicini a noi, la versione precedente ha venduto qualcosa come 100 mila esemplari tra il 2009 e il 2015. Oggi in Italia, secondo mercato per questo modello in Europa dietro solo alla Germania, sommando le Audi A4 e A6 presenti sul mercato, addirittura una su cinque è scelta in versione allroad.
La prova. La nostra A4 allroad quattro 2.0 TDI 190 CV, che nelle previsioni di Audi è nettamente la motorizzazione che dovrebbe essere la più venduta sul mercato italiano (stima dell’85% sul totale della gamma), si è “arrampicata” con sorprendente facilità sui sentieri ricavati in mezzo ai residui delle colate laviche. Impostata in modalità di guida “offroad” e disinserendo, con un semplice pulsante, il controllo elettronico della stabilità, la vettura tedesca ha offerto il meglio di sé, affidando alla trazione 4x4 il compito di ovviare con disinvoltura alle scarse condizioni di aderenza delle ruote sulla superficie dei residui lavici. Altezza da terra a parte, che aiuta non poco, il maggior grip rispetto a una normale A4 è agevolato anche da altre novità come il nuovo assetto regolabile degli ammortizzatori. Il 2.0 litri turbodiesel da 190 cv è più fluido e silenzioso di quello che la potenza dichiarata farebbe presupporre. Le prestazioni sono comunque ovviamente elevate (220 km/h di velocità massima e 7,8 secondi da 0 a 100 km/h).
Com'è. Costruita sulla nuova piattaforma modulare MLB del Gruppo Volkswagen che ha consentito risparmi di pesi fino a 90 kg complessivi, per il resto la A4 allroad è la solita esibizione di tecnologia a cui Audi ci ha abituato, a partire dal Virtual Cockpit, iI quadro strumenti pulito nell'estetica e altamente tecnologico nella sostanza, che insieme al suo sistema di infotainment porta questa A4 ai massimi livelli anche sotto questo aspetto. Occorre comunque del tempo per familiarizzare con tutte le possibilità offerte dall'elettronica di bordo, pegno da pagare questo ormai su tutte le vetture del genere.
I prezzi. Quella che ha da poco debuttato in concessionaria mantiene immagine e prestazioni superiori rispetto alla A4 Avant "normale", ed è commercializzata con il 3.0 litri turbodiesel da 218 e 272 cv, con prezzi che partono poco sotto i 52 mila euro. Poi, entro l’autunno, arriveranno le più appetibili 2.0 litri turbodiesel da 163 e 190 cv, i prezzi delle quali non sono ancora stati ufficializzati, ma che dovrebbero partire da poco più di 47 mila euro. Ancora più tardi infine entrerà in listino anche un 2.0 litri da 150 cv, con cambio manuale, che abbasserà una soglia di ingresso comunque davvero impegnativa, giustificata - per chi può permetterselo - da un livello qualitativo di prim'ordine che comprende rivestimenti in Alcantara e pelle, l'impianto audio Bang&Olufsen, gli inserti in alluminio, il climatizzatore tri-zona e il cruise control.
La novità è “ultra”. Più avanti infine arriverà anche un 2.0 litri a benzina da 252 cv, che porterà al debutto il nuovo schema di trazione integrale quattro ultra, destinato ad affiancarsi al canonico quattro delle altre allroad. In questo caso il differenziale centrale è rimpiazzato da due frizioni che collegano le ruote posteriori solo quando serve, mentre in tutti gli altri casi la trasmissione posteriore viene svincolata completamente per diminuire consumi ed emissioni.