Economia

Previsioni. Assunzioni nei settori Moda, Farmaceutico e Retail

Maurizio Carucci martedì 10 aprile 2018

Secondo l'Antal Global Snapshot (Ags) le aziende hanno ricominciato ad assumere personale a livello globale. Nel 2017, per la prima volta dopo molti anni, è stato possibile assistere a una importante inversione di tendenza nel mercato del lavoro, in particolare in Europa. Oggi il 54% delle aziende a livello internazionale dichiara di voler assumere nuovo personale nel prossimo trimestre. In particolare, assumeranno maggiormente le aziende operanti nel settore dei beni di lusso (84%), della moda (82%) e farmaceutico (70%). In Europa Occidentale questo dato raggiunge quota 61%.

«Nel 2017 il mercato del lavoro in Italia ha registrato una tendenza favorevole sia per quanto concerne l'aumento dell'occupazione sia per il calo del tasso di disoccupazione giovanile che, sebbene ancora troppo elevato, è comunque in discesa - spiega Vincenzo Trabacca, managing director di Antal Italy -. Analizzando i dati del nostro Ags, siamo positivi per il futuro e nel 2018 prevediamo un’ulteriore crescita dell’occupazione nel nostro Paese. In questo momento la maggior parte delle aziende sta assumendo nuovo personale e il trend delle assunzioni si consoliderà nei prossimi mesi. In base al nostro studio le discipline che cresceranno di più sono: Tecnologia, Ricerca e Sviluppo e Ingegneria. Le posizioni più stabili saranno quelle dirigenziali e, in generale, quelle operanti nel settore delle costruzioni. Le grandi imprese del Nord traineranno il mercato del lavoro italiano aumentando il loro personale anche del 15%. Vedremo crescere gli investimenti esteri: sempre più aziende straniere investiranno in Italia attraverso l’apertura di nuove sedi e la ricerca di personale qualificato. Resta invece molto da fare per quanto concerne il Sud, l’occupazione femminile e degli Over 50».

I settori in maggior difficoltà - sempre secondo l'Osservatorio Ags - sono Energia - Oil &Gas, Industria mineraria e Automobilistico. Per il manager «la perdita di posti di lavoro si tampona con la giusta formazione e con l'adeguamento costante alle nuove condizioni di mercato, solo se ci si adegua si riesce ad avere nuova vita professionale». Anche se con le recenti riforme l'occupazione «è cambiata in meglio, le aziende iniziano ad avere meno timore nell'assumere delle nuove risorse, la flessibilità fa solo bene al mercato del lavoro. Nei mercati più evoluti la flessibilità da più chance sia in ingresso che in uscita».


Il consiglio di Vincenzo Trabacca per quelli che sono in giovane età «è quello di fare degli studi adatti a tali settori e magari scegliere dei corsi di laurea con buoni sbocchi professionali». «Altro consiglio che mi sento di dare - conclude il managing director di Antal Italy - è quello di iniziare a lavorare, iniziando pure dalla gavetta, ma iniziare al più presto nel settore di interesse. Anche l'estero può essere considerato una buona strada da percorrere, vediamo sempre più candidati che, spinti dalla carenza di posizioni poco interessanti sul mercato del lavoro italiano, si trasferiscono all'estero e dopo pochi anni hanno acquisito delle competenze facilmente rivendibili sul mercato italiano e tanto apprezzate e pagate».