Assosomm. Nuove regole a vantaggio di mercato e lavoratori
«Legalità, sviluppo e trasparenza: Assosomm (Associazione delle Agenzie per il lavoro) chiede nuove e concrete regole a vantaggio del mercato del lavoro e della serenità dei lavoratori. La logica di Assosomm, che recentemente si era dedicata anche alla formulazione di un decalogo di proposte per la lotta al lavoro sommerso (tra cui l'adozione di un bollino per i consumatori a garanzia del fatto si stia acquistando un prodotto per la cui lavorazione non si sia ricorso al lavoro cosiddetto nero) è quella dell'equità e della trasparenza e auspica un rapido intervento del legislatore rispetto ad alcuni ambiti specifici». È quanto si
legge in una nota dell'Associazione.
«Chiede di consentire - sottolinea - l'intervento di un fondo di solidarietà di settore per soddisfare i crediti dei lavoratori che siano rimasti coinvolti da Agenzie per il lavoro che abbiano dichiarato, in itinere, il proprio fallimento. Le recenti vicende di cronaca impongono infatti di predisporre una tutela rafforzata per coloro che hanno prestato con fiducia la propria opera».
In tal senso, Assosomm suggerisce «altresì di introdurre sistemi di monitoraggio costanti volti a impedire la diffusione di comportamenti opportunistici da parte di società che, pur consapevoli di una situazione economica critica, continuino a operare sul mercato coinvolgendo irresponsabilmente i lavoratori».
Una delle criticità sottolineate «coincide nel ritardo dei pagamenti, da parte delle imprese utilizzatrici, del compenso pattuito con l'Agenzia per la fornitura di manodopera. Le Agenzie per il lavoro si trovano così a dover anticipare con proprie risorse economiche quanto occorre per onorare il pagamento degli stipendi dei lavoratori. Trattandosi di situazioni non episodiche, è evidente l'aggravio che ne deriva per le Agenzie. Questa situazione, oltre ad alimentare il rischio di un "effetto domino" nella corresponsione delle retribuzioni spettanti ai lavoratori somministrati, innesca un effetto negativo di ritorno sul sistema creditizio complessivo, visto anche il frequente ricorso delle società agli istituti di credito».
Le Agenzie per il lavoro «sono in grado di attivare una mole imponente di corsi di formazione gratuita per i
lavoratori. Si tratta molto spesso di formazione tecnica e professionalizzante, capace di colmare il gap formativo che sovente impedisce alle persone fuoriuscite dal mercato del lavoro di rientrarvi. È importare sottolineare come un corso per perfezionare le tecniche di saldatura, o finalizzato a rilasciare un attestato di
conduzione di specifici macchinari, o ancora, un percorso in grado di riqualificare un candidato in ambito contabile, possa rappresentare per quel lavoratore la sua nuova svolta occupazionale».
«Troppo spesso - ammette Assosomm- questo impegno non è riconosciuto seppure derivi dall'obbligo, da parte delle Agenzie, di versare una quota di denaro nel fondo di formazione Forma.Temp. Ebbene, proprio in riferimento a Forma.Temp, Assosomm chiede una gestione unitaria dei fondi per la formazione e riqualificazione professionale, nonché misure di carattere previdenziale e di sostegno al reddito».
Ciò che suggerisce Assosomm, dunque, in linea con misure già introdotte in altri settori e conosciute anche in altri Paesi è di fare in modo che: il pagamento del dovuto alle agenzie sia effettuato non oltre il giorno 16 del secondo mese successivo a quello di competenza; venga aumentato del saggio di interessi di ulteriori 5,5 punti percentuali; l'utilizzatore che contravvenga agli obblighi sia punito con sanzione amministrativa irrogata dall'Ispettorato territoriale del lavoro e che gli importi delle sanzioni siano devoluti al fondo di solidarietà.
E ancora: trascorsi 90 giorni dalla data di emissione della fattura, il mancato pagamento, previa verifica dell'Ispettorato territoriale del lavoro, acquisti valore di accertamento tecnico, con efficacia di titolo esecutivo; il mancato pagamento comporti che l'utilizzatore non sia in regola con i contributi correnti.
«Proteggere le Agenzie per il lavoro - afferma Rosario Rasizza, presidente di Assosomm - in riferimento al ritardo nei pagamenti delle imprese non è solo un modo per tutelare il business del nostro settore, ma coinvolge tutta la solidità di un mercato del lavoro all'interno del quale le persone devono poter essere chiamate a lavorare nella certezza di ricevere il compenso giustamente pattuito».