Assolombarda. Competenze Stem, quanto piacciono alle imprese
Un’alleanza tra le imprese e la scuola per promuovere le nuove competenze nelle materie Stem che comprendono scienze, tecnologia, ingegneria e matematica, che sono assolutamente spendibili e utili nel mondo delle imprese di oggi. Non è un caso che anche l’agenda per le competenze in Europa al punto 7 si sia posta l’obiettivo di «aumentare il numero di laureati in discipline Stem, promuovendo competenze imprenditoriali e trasversali».
Ma quanto è centrale la tecnologia nello sviluppo delle imprese produttive? Perché sono fondamentali le competenze Stem nell’industria di oggi? Nella settimana delle materie Stem, Assolombarda, l’associazione delle imprese tra Milano, Pavia, Lodi e Monza e Brianza ha aperto le porte del suo auditorium, nella sede di via Pantano a Milano, a studentesse e studenti delle scuole superiori per ragionare su come valorizzare la cultura scientifica e tecnologica. Anche scegliendo, come ha ricordato Franco Gallo, coordinatore dei dirigenti dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, i percorsi dell’ITS Academy che in due anni offrono una formazione post-diploma ad alta specializzazione. Uno strumento, sostenuto da tempo anche da Assolombarda, che punta a «rinobilitare tutta la filiera della formazione tecnica e tecnologica, proprio attraverso gli Its, poiché forte è la richiesta da parte delle nostre aziende produttive - ha proseguito Monica Poggio, la vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Ricerca e Capitale umano - di avere lavoratori con competenze altamente tecnologiche».
Solo il 9% delle piccole e medie imprese presenta un livello adeguato di competenze digitali. Tra gli ostacoli percepiti, accanto ai costi relativi all’acquisizione di nuove tecnologie, emerge anche la difficoltà legate alla formazione dei dipendenti. E preoccupa, allo stesso modo, il mismatch tra scuole e imprese che continua ad aumentare per tutti i profili ricercati, che si attesta al 45,1% delle assunzioni, in crescita del 4,6% sul 2022 e del 18,7% sul 2019 (rilevazioni Excelsior).
Il divulgatore scientifico Massimo Temporelli che ha raccontato le storie di grandi scienziati e innovatori visionari, tra loro Rita Levi Montalcini, Luisa Spagnoli, Adriano Olivetti e Steve Jobs - FOTOGRAMMA
Alla giornata di Assolombarda ha partecipato anche il divulgatore scientifico Massimo Temporelli che ha raccontato le storie di grandi scienziati e innovatori visionari, tra loro Rita Levi Montalcini, Luisa Spagnoli, Adriano Olivetti e Steve Jobs, ricordando che «la cultura è un territorio, è un terreno, è un humus: più noi fomentiamo i giovani a fare innovazione e più statisticamente saremo in grado di costruire cultura tecnologica», indispensabile per guidare la duplice transizione ecologica e digitale. «Dobbiamo far lavorare l’intelligenza artificiale – ha aggiunto Temporelli – in modo che noi utilizzare la nostra creatività umana per permettere alle imprese di diventare floride».
Spazio anche alle testimonianze di alcuni innovatori di mestiere - tra cui Giovanni Bavestrelli di Tenova, Elena Bottinelli del Gruppo San Donato, Michele Mariella di Maire Tecnimont e Denise Sanfilippo di ST Microelectronics - scelti tra le 54 aziende che accoglieranno il 6 marzo gli studenti nei loro luoghi di lavoro: è stato esteso, infatti, l’invito a partecipare mercoledì 6 marzo a quello che sarà un “Tech-Tour”, un percorso proposto da Assolombarda per mostrare proprio «la dimensione tecnologica dell’industria e la sua utilità, non solo per migliorare i processi produttivi e la qualità dei prodotti, ma anche per avere un impatto positivo sulla sostenibilità ambientale, per creare ambienti di lavoro più sicuri e per sviluppare ricerca applicata e cultura innovativa» ha spiegato la vicepresidente di Assolombarda.
Monica Poggio, la vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Ricerca e Capitale umano - FOTOGRAMMA
La scelta di iscriversi a percorsi Stem, piuttosto che ad altri programmi di istruzione terziaria, spesso dipende dai risultati ottenuti nella scuola secondaria, ma entrano in gioco anche le percezioni e gli atteggiamenti sociali generali. Su questo punto molto si è spesa la vicepresidente di Assolombarda con delega a Università, Ricerca e Capitale umano: «Nel nostro Paese – ha sottolineato Poggio – registriamo una bassa percentuale di giovani laureati in discipline Stem rispetto alla media europea, che si accompagna a una bassa percentuale di giovani laureati complessivi. A causa di stereotipi sociali che permangono, inoltre, le studentesse sono ancora una minoranza nei campi scientifici, che invece garantiscono una maggiore stabilità lavorativa, oltre che salari più alti nelle economie odierne. In media, sono 37 su 100 le donne iscritte a corsi tecnico-scientifici; 18 le studentesse Stem su 100 ragazze iscritte all’università».
Dunque, ai ragazzi e in particolare alle ragazze è stato rivolto un incoraggiamento a intraprendere percorsi di studio Stem per avere migliori possibilità di realizzazione professionale, e poi l'appello finale sull'orientamento: «Bisogna fare orientamento presto - ha concluso Poggio -, cominciando dalle scuole medie inferiori. Cominciare presto l’orientamento vuol dire far capire ai ragazzi, le loro inclinazioni e dove possano esprimersi al meglio. E solo così riescono a fare scelte coerenti rispetto a se stessi».