Assolavoro. «Somministrati più garantiti dei lavoratori a termine»
Alessandro Ramazza, confermato alla guida di Assolavoro
«Il senso di responsabilità, a tutti i livelli, istituzionali, dei corpi intermedi e dei cittadini, unito alla capacità di guardare al futuro con occhiali nuovi sono essenziali per il rilancio dell’occupazione e del Paese», così Alessandro Ramazza, confermato alla guida di Assolavoro, l’Associazione nazionale delle Agenzie per il lavoro, che rappresenta oltre l’85% del settore. Assieme al presidente fiducia confermata a tutta la governance con i vice presidenti Riccardo Barberis, Patrizia Fulgoni, Andrea Malacrida e Giuseppe Venier; e i presidenti degli enti bilaterali Giuseppe Biazzo (Ebitemp) e Francesco Verbaro (Forma Temp).
«Siamo di fronte a una occasione irripetibile – ha spiegato Ramazza -. Le nuove politiche attive possono fare la differenza se rientrano in una cornice nazionale univoca, puntano veramente al risultato, ovvero all’ingresso o il reinserimento delle persone al lavoro, prevedono una virtuosa interazione tra pubblico e privato, con una misurazione delle performance e un riconoscimento del valore anche dei servizi effettuati per favorire l’occupabilità. I dati, per il resto, parlano chiaro: le Agenzie per il lavoro e il lavoro in somministrazione hanno subito effetti pesantissimi per via della pandemia, come la maggior parte dei settori. E tuttavia se guardiamo più nel dettaglio i lavoratori tramite Agenzia hanno resistito meglio dei lavoratori a termine alle dirette dipendenze delle aziende, a conferma di andamenti di più lungo corso».
Tra il 2015 e il 2019, infatti, a 30 giorni dalla scadenza del contratto, il 60% dei lavoratori in somministrazione ha avuto una nuova “attivazione”, la percentuale più alta tra tutte le forme di lavoro. Lo stesso contratto a termine alle dirette dipendenze dell’azienda ha visto nello stesso periodo una nuova attivazione per il 30% delle persone. «È una ulteriore conferma del ruolo rilevante che le Agenzie per il lavoro svolgono da sempre e ancor più in questa fase di emergenza, per favorire il miglior contemperamento tra esigenze di continuità del lavoratore e di flessibilità delle imprese. È bene ricordare, infine, che Assolavoro, di intesa con i sindacati, ha messo in atto già da marzo dello scorso anno misure tempestive e adeguate; e grazie alla disponibilità delle Agenzie per il lavoro a tutti i lavoratori in somministrazione è stato garantito il pagamento puntuale non solo delle retribuzioni, ma anche degli ammortizzatori sociali. Una best practice, secondo l’Ocse; ne tengano conto le Istituzioni italiane, tanto per le politiche attive, quanto più in generale per il futuro del lavoro», ha concluso Ramazza.