Assicurazioni. Le grandinate costano alle auto italiane 390 milioni di euro
Dopo alluvioni, grandinate e nubifragi che nei mesi scorsi hanno interessato diverse zone dell’Italia, dalla Lombardia al Veneto passando per l’Emilia Romagna, i prezzi delle assicurazioni connesse alle polizze relative alle abitazioni registrano nel nostro Paese sensibili aumenti. La denuncia arriva dall’Aiped, l’Associazione Italiana Periti Estimatori Danni, che analizzando i dati Istat segnala una forte crescita anche per le tariffe assicurative del settore Rc auto. L’Istat che stima a luglio un incremento per la voce “assicurazioni sui mezzi di trasporto” del +3,3% su base annua: “Questo significa che, rispetto al prezzo medio della polizza stimato da Ivass in 362 euro per il III trimestre del 2022, l’Rc auto sale di circa 12 euro, attestandosi a una media di 374 euro. Se si considera che in Italia circolano 32,5 milioni di autovetture, la maggiore spesa per gli assicurati sarà pari a 390 milioni di euro”, spiega Luigi Mercurio, presidente di Aiped.
Anche i prezzi delle assicurazioni connesse alle abitazioni salgono del +9,1% a luglio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – analizza Aiped – Un andamento in fortissimo rialzo che con ogni probabilità risponde alla maggiore domanda di coperture assicurative per la casa da parte degli italiani. Nel corso dell’anno, ed in particolare tra i mesi di maggio e giugno, a seguito dei fenomeni avversi che hanno interessato il nord Italia si sono infatti moltiplicati gli allarmi legati agli effetti dei cambiamenti climatici, specie per i rischi legati alle abitazioni. Allarmi che hanno spinto un numero crescente di italiani a stipulare polizze assicurative sulle abitazioni a copertura di intemperie o condizioni climatiche eccezionali quali grandine, trombe d’aria, uragani, ecc. Tipologia di assicurazione che, applicando i rincari stimati dall’Istat, arriva oggi a costare in media 138,5 euro ad abitazione. Ma occorre prestare attenzione – avvisa Aiped. “Si tratta di polizze che non coprono tutti gli eventi estremi, e molte escludono ad esempio i danni provocati da terremoti, alluvioni e valanghe – spiega Mercurio – Vi sono poi massimali e franchigie che le compagnie impongono agli assicurati, e occorre leggere attentamente le condizioni, perché spesso non sono coperti i danni arrecati a balconi, tetti, canne fumarie, antenne satellitari”.