Articolo1. Ecco come cambia il lavoro
La grande crisi, iniziata dieci anni fa, ha cambiato e riorientato gli atteggiamenti del consumatore, cioè delle famiglie italiane, e non solo, che fanno la spesa. Con quali modalità ce lo racconta Anna Zinola, docente Psicologia del Marketing all’Università di Pavia, nel suo libro La rivoluzione nel carrello uscito da poco ed edito da Guerini Next. Nasce, allora, spontanea una domanda: tutto questo che impatto ha sul mercato del lavoro? È evidente che sta cambiando il modo di produrre, di vendere, di comunicare e anche che cosa produrre, vendere, comunicare. E proprio di questo si è dibattuto a Milano, presso la sede di Articolo1, durante il Workshop Cambiano i consumi. E il lavoro?, moderato da Fabio Sottocornola del Corriere della Sera.
La crescita costante di un mondo sempre più automatizzato e con una tecnologia che la fa sempre più da padrone fa sparire le professioni ripetitive, ma apre a una serie di nuove professionalità legate a tutto il mondo It come ha fatto notare Claudia Guardamagna, Consumer and Marketing Insight Manager di Samsung. Profili questi, come ha indicato Gianni Scaperrotta, direttore Generale di Articolo1, complessi da reperire sul mercato. Quasi impossibile, infatti, recuperare sviluppatori Java/Hp, tecnici informatici, ingegneri elettronici, data scientist, specialisti cyber security, cloud architects, e-commerce manager. Entrambi hanno convenuto sulla necessità di un maggiore raccordo e collaborazione fra Università e mondo del lavoro.
E proprio di e-commerce e retail ha parlato Francesco Riganti, direttore Marketing di Mondadori Retail e consigliere Confimprese, sottolineando come gli acquisti on-line segnino valori importanti, ma come la gente stia riscoprendo anche il piacere del negozio e del contatto relazionale.