Economia

TECNOLOGIA. Apple, l'antitrust minaccia multa e stop di un mese alle vendite

sabato 30 giugno 2012
L'Antitrust riaccende il faro su Apple. Il colosso di Cupertino dovrà assicurare al popolo dei fedeli della 'mela' il rispetto della garanzia legale biennale, insieme a informazioni chiare sui servizi di assistenza.L'Autorità garante della concorrenza e del mercato torna così alla carica con un procedimento per inottemperanza notificato alle due società operanti in Italia. Ora o il gigante fondato da Steve Jobs si adegua o rischia ulteriori sanzioni fino a 300 mila euro (dopo i 900 mila euro già inflitti a fine dell'anno scorso) e, quale conseguenza successiva, lo stop delle vendite in Italia fino ad un mese.La battaglia continua così a colpi di carte. L'Antitrust insiste sulla piena applicazione, come previsto dal Codice del consumo e dalla direttiva Ue, della garanzia legale biennale a carico del venditore. A dicembre del 2011, l'Autorità aveva già sanzionato la società della 'mela' per complessivi 900 mila euro per due pratiche commerciali scorrette. Contestando a tre società del gruppo (Apple Sales International, Apple Italia e Apple Retail Italia), al termine dell'istruttoria, la non "piena applicazione" ai consumatori della garanzia legale biennale a carico del venditore e informazioni "poco chiare" sugli ambiti di copertura dei servizi di assistenza aggiuntiva a pagamento offerti ai consumatori. Decisione poi confermata, a maggio scorso, dal Tar del Lazio. Dopo di che l'Antitrust ha monitorato il comportamento di Apple ritenendolo ancora non sufficiente. E così ha notificato alle due società operanti in Italia (a breve ci sarà anche il bollettino) di non aver ottemperato alla delibera. Il gigante rischia dunque, se dovesse continuare a non adeguarsi, sanzioni fino a 150 mila euro per ciascuna pratica, per un totale quindi fino a 300 mila euro e, quale passaggio successivo, la sospensione delle vendite in Italia fino a un mese.Nei due precedenti procedimenti per pratiche commerciali scorrette, in particolare, l'Antitrust contestava ad Apple in primo luogo che presso i punti vendita e sui suoi siti internet, sia al momento dell'acquisto che al momento della richiesta di assistenza, i consumatori non erano informati in modo adeguato sui diritti di assistenza gratuita biennale previsti dal Codice del consumo, ostacolando l'esercizio degli stessi e limitandosi a riconoscere la garanzia convenzionale del produttore di un anno. In secondo luogo, rilevava che le informazioni date su natura, contenuto e durata dei servizi di assistenza aggiuntivi a pagamento, unite ai mancati chiarimenti sull'esistenza della garanzia legale biennale, erano, a parere dell'Antitrust, tali da indurre i consumatori a sottoscrivere un contratto aggiuntivo quando la 'copertura' del servizio a pagamento si sovrappone in parte alla garanzia legale gratuita prevista dallo stesso Codice del consumo.