Economia

Anno giudiziario. «Corruzione, effetti devastanti sulla crescita»

martedì 10 febbraio 2015
"La condizione della nostra economia, pur evidenziando segnali positivi, certamente favoriti dagli interventi di contrasto alla crisi attivati dal governo e dalla Bce, si colloca in un quadro internazionale connotato, se si escludono gli Stati Uniti, da una tendenza generalizzata di rallentamento della crescita". Lo ha detto il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2015, parlando di "quadro di estrema fragilità e di perdurante sfiducia degli operatori". "Le più recenti previsioni - ha aggiunto - concordano nel valutare che, in Italia, al termine dell'orizzonte programmatico, nel 2016, il livello del prodotto interno lordo resterebbe di ben sette punti al di sotto di quello del 2007, l'anno che ha preceduto l'esplosione della crisi finanziaria mondiale".Squitieri ha citato tra i rischi all'orizzonte per la nostra economia anche "la riduzione del prezzo del petrolio" che potrebbe portare effetti negativi sia in Italia che nell'Eurozona, "dato l'attuale prevalere di condizioni di deflazione". Secondo il presidente della Corte dei conti, in una tale situazione, "molto del percorso da compiere è affidato all'azione di governo ed amministrativa che, muovendo in un contesto di vincoli di bilancio interpretati meno rigidamente del recente passato, dovrà mettere a frutto i margini disponibili soprattutto nella direzione di una forte iniziativa di semplificazione e di certezza degli interventi proposti". Secondo Squitieri "ciò si riversa, naturalmente e negativamente, sull'efficienza del sistema complessivo, producendo effetti devastanti sull'allocazione delle risorse finanziarie e umane e sulla creazione di condizioni favorevoli all'attività d'impresa e, quindi, alla crescita dell'economia". Di qui, ha proseguito Squitieri, "l'esigenza assoluta di assicurare trasparenza e regolarità nelle varie gestioni, attraverso procedure pubbliche che garantiscano un'effettiva parità di posizione fra tutti gli operatori". "A nome di questo Istituto e mio personale, desidero formularle il piu' fervido e sincero compiacimento per le altissime funzioni appena assunte, con la ferma certezza che ella sapra' assicurare una equilibrata, rigorosa attenzione ai superiori interessi del Paese e del popolo italiano" ha detto Squitieri rivolgendosi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.