Economia

Sanita'. Angelini e la giapponese JCR lavorano a nuove terapie per l'epilessia

Redazione Economia giovedì 11 maggio 2023

La sede di Angelini Pharma

Una collaborazione che unisce l'esperienza di Angelini Pharma nell'ambito delle malattie neurologiche e l'eccellenza scientifica e tecnologica di JCR Pharmaceuticals. Angelini Pharma, parte del gruppo italiano multi-business Angelini Industries (fondato ad Ancona nel 1919 che oggi opera in 21 Paesi con 5800 dipendenti e 2 miliardi di euro di fatturato), e JCR Pharmaceuticals (azienda giapponese che da 48 anni si occupa di farmaci per le malattie rare egenetiche) hanno annunciato di aver stipulato un accordo esclusivo di sviluppo e commercializzazione di nuove terapie biologiche per l'epilessia, capaci di penetrare la barriera emato-encefalica. Questa tecnologia – chiamata J-Brain Cargo® - consente di veicolare i bioterapici nel sistema nervoso centrale attraverso un meccanismo chiamato transcitosi mediata dal recettore.

Secondo i termini dell'accordo, JCR riceverà il rimborso delle spese sostenute per la ricerca, un pagamento anticipato e avrà diritto a ricevere ulteriori milestone di sviluppo e commerciali fino a 505,5 milioni di dollari, oltre a royalties graduali sulle vendite nette post-approvazione. Dopo la fase di sviluppo preclinico, Angelini Pharma avrà il diritto di licenza esclusiva per candidare i farmaci terapeutici identificati nell'ambito della collaborazione, per lo sviluppo clinico e la commercializzazione al di fuori del Giappone.

"L'epilessia è una delle patologie neurologiche croniche più diffuse. Nell'ultimo decennio è stata riconosciuta come una malattia sociale con un alto livello di disabilità e di mortalità e sono urgenti e necessarie ulteriori ricerche per identificare soluzioni mirate per questa comunità di pazienti poco trattata", ha dichiarato Jacopo Andreose, Amministratore Delegato di Angelini Pharma. "Grazie a questa collaborazione strategica con JCR, un'azienda con grandi competenze biotecnologiche, uniremo i nostri rispettivi punti di forza per esplorare l'uso dei biologici in questo segmento e per accelerare lo sviluppo di ulteriori opzioni terapeutiche di cui le persone con epilessia hanno bisogno".

Si stima che l'epilessia colpisca più di 50 milioni di persone in tutto il mondo, rappresentando una delle condizioni neurologiche più comuni, gravi, croniche e debilitanti al mondo. Si manifesta in persone di tutte le età e ha numerose conseguenze neurobiologiche, cognitive e psicosociali. In molte di queste persone le crisi non possono essere controllate con i farmaci attualmente disponibili e questo aumenta la necessità di nuove terapie che sollevino i pazienti dal peso della malattia che ricade su tutti gli aspetti della loro vita.