La Garanzia Giovani «può fare la differenza», con l’obiettivo di limitare per un ragazzo «a quattro» i mesi di disoccupazione. Anche se l’Italia «parte da una situazione difficile» e dovrà fare «uno sforzo significativo» per l’attuazione tempestiva della cosiddetta
Youth Guarantee. A spiegarlo è il commissario europeo per l’Occupazione e l’inclusione sociale, Laszlo Andor, in visita a Roma, dove ha incontrato i ministri Enrico Giovanni, Carlo Trigilia, e il premier Enrico Letta, dando il suo ok al piano di attuazione presentato dall'Italia. Di certo per il commissario Ue i fondi disponibili sono «più che sufficienti per dare opportunità» ai giovani. E d’altra parte «non esiste solo il denaro»: per spingere il Paese verso la ripresa occorre riformare alcuni anelli deboli del mercato del lavoro italiano.Sicuramente l’Italia avrà da fare in questi mesi, visto che non solo dovrà preparare il semestre di presidenza europeo che scatta a luglio: ci sarà da organizzare per quello stesso mese anche il vertice Ue sul lavoro, che si terrà proprio a Roma, ufficializza Andor. Un meeting che avrà al centro la Garanzia Giovani. E sempre di occupazione è stato invitato a discutere Letta a Bruxelles, in una conferenza fissata per aprile.Rimangono intanto allo studio misure per incoraggiare i giovani a trovare lavoro in giro per l’Europa. Il rischio altrimenti è quello di una fuga oltre i confini del Vecchio Continente. È lo stesso Andor a mettere in guardia da questa prospettiva. «C’è una perdita di capitale umano nell’economia europea» e se non si affronta la crisi, ancora non sconfitta, «il danno può diventare irreparabile».