Andel. Nasce l'Agenzia che aiuta i disabili a inserirsi
La pandemia non aiuta l'inserimento lavorativo dei disabili
Nasce Andel-Agenzia nazionale disabilità e lavoro - presidente Enrico Seta, direttore generale Marino Bottà - soggetto non profit che opera nel campo della inclusione lavorativa delle persone con disabilità.
«La legge 68/99 ha fallito - spiega Bottà, già responsabile del Collocamento disabili e fasce deboli della Provincia di Lecco -. Un milione di persone con diversa abilità non riesce a inserirsi nel mondo lavorativo, complice anche la pandemia. Ciò accade perché mancano, nel nostro Paese, idee, strumenti e professionalità adeguate a progettare e gestire il "collocamento mirato" e i "percorsi personalizzati di accompagnamento al lavoro", indispensabili per la maggior parte delle persone con disabilità, sul modello di quanto accade in molti Paesi europei e anche in alcune realtà locali italiane, dove vengono realizzate con successo sperimentazioni e buone pratiche».
Fondata sul principio della sussidiarietà, Andel intende supportare tutti i soggetti sociali interessati, promuovendo in parallelo la cultura dell’inclusione lavorativa, il tutto lavorando su due piani: da un lato, cioè, le attività divulgative, culturali, e di promozione legislativa, dall’altro, una concreta erogazione di servizi alle persone con disabilità, alle aziende, alla Pubblica amministrazione, alle cooperative sociali, alla scuola, all'Università, alle associazioni, ai servizi pubblici per il collocamento e ad altri soggetti ancora. Per le persone con disabilità, in particolare verrà curato il percorso di accompagnamento al lavoro personalizzato e per le aziende il progetto personalizzato di assolvimento degli obblighi al fine di realizzare un efficace collocamento mirato. Cultura inclusiva e servizi saranno dunque i due assi portanti di Andel, che in queste settimane ha già partecipato alla stesura di un appello ai parlamentari italiani per l’inserimento nel Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza – il programma di investimenti che l’Italia dovrà presentare alla Commissione Europea nell’ambito del Next Generation EU, strumento messo in campo per rispondere alla crisi provocata dalla pandemia – di una specifica linea d’azione per l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, finanziata con una quota di 500 milioni di euro dei fondi europei assegnati all’Italia in questo ambito. A sostegno di tale appello, tra l’altro, sono state già presentate ben quattro interrogazioni parlamentari.
Bottà e Seta hanno incontrato anche la ministra della Disabilità Erika Stefani: «È stata l'occasione non solo per spiegare alla ministra le ragioni della nascita della nostra Agenzia, ma per presentare la proposta di Andel sull'inserimento di una linea d'azione per l'inclusione lavorativa delle persone disabili, nel Piano italiano per l'accesso alle risorse europee del Recovery Fund. Abbiamo ribadito la necessità di immettere nuova linfa nei circuiti più qualificati del Terzo settore necessari alla costruzione di percorsi personalizzati di accompagnamento al lavoro delle persone disabili. La nostra intenzione è di partire dalle aziende e ricercare il disabile con i requisiti adatti alle esigenze dell'impresa. Oltre a formare anche supporter aziendali che possano facilitare l'inserimento del lavoratore disabile».
In questa fase iniziale, Andel cerca volontari disponibili a farsi portavoce del proprio progetto, persone in grado di parlare con tutte le associazioni e di costituire una rete provinciale. I candidati verranno formati e seguiti per svolgere al meglio la promozione dell’Agenzia. Gli interessati possono prendere contatto con: marino.botta@alice.it o enrico.seta@gmail.com, indirizzi utili anche per chiedere ogni altra informazione.